Manifatturiero: fatturato sale del 22,92%. Rincari dell’energia un ostacolo

15 Febbraio 2022 12:58

L’industria manifatturiera piacentina chiude il 2021 con risultati molto positivi in termini di fatturato, ordini e investimenti. Non mancano le criticità, tra cui l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, abbinate alle difficoltà nelle catene di produzione internazionali che costituiscono un potenziale rischio al ribasso, che inizia ad affiorare dalle previsioni formulate dagli imprenditori per il semestre in corso. È questa la fotografia scattata dalla consueta indagine congiunturale, che rileva, presso le aziende manifatturiere associate a Confindustria Piacenza, l’andamento dei principali indicatori nel secondo semestre 2021, rispetto allo stesso periodo del 2020, oltre agli investimenti effettuati nel 2021 e previsti per il 2022.

FATTURATO – Il fatturato, nel secondo semestre 2021, ha proseguito il recupero già registrato nella precedente rilevazione di metà anno, segnando un aumento del 22,92% rispetto al secondo semestre 2020. I positivi effetti della campagna vaccinale, del piano di incentivi all’investimenti, dei bonus edilizia e della graduale entrata in operatività delle misure previste dal PNRR, si concretizzano i numeri positivi, sia sul mercato domestico il cui fatturato cresce del 23,33%, sia sui mercati esteri (+22,58%). Il settore meccanico, quello più rappresentativo dell’economia provinciale, registra la performance migliore con un balzo del fatturato del 33,47% e con una crescita maggiore per quello interno (+39,43%), rispetto a quello estero (+25,23%). Il fatturato del settore alimentare cresce del 17, 41% con una performance migliore sull’estero (+32,67%). Le industrie varie, che raggruppano le imprese dei settori tessile, arredamento, legno, chimica-plastica e altri, segnano un fatturato totale del +25,60%.

OCCUPAZIONE – L’occupazione cresce dell’1,41% con un dato particolarmente positivo nella meccanica dove incrementa del 3,54%. La difficoltà di reperimento di personale è, però, tra i primi ostacoli indicati dagli imprenditori (41%). 

INVESTIMENTI – Gli investimenti delle imprese manifatturiere associate, dopo due anni di forte calo (-19,21% nel 2020), tornano a crescere segnando un + 32,99%, rispetto all’anno precedente. La formazione è l’area in cui il maggior numero di imprenditori ha investito: ben sette imprenditori su dieci, hanno scelto di destinare risorse a questo tipo di investimenti.

PREVISIONI – Le previsioni degli imprenditori sull’andamento del primo semestre 2022 si confermano positive, seppure con minore slancio. I forti rincari raggiunti dai costi dell’energia si sono tradotti in una compressione dei margini operativi. Anche l’inflazione si riflette sulla tenuta delle aziende.

COMMENTO DEL PRESIDENTE – Il report è stato presentato dal presidente di Confindustria Francesco Rolleri, dal direttore Luca Groppi e dalla responsabile dell’Ufficio Studi Giulia Silva.  Rolleri ha parlato di “un’indagine che rispecchia le aspettative, ma è difficile fare previsioni a lungo termine in un contesto in continuo cambiamento. Una statistica di due mesi fa rischia di essere già sorpassata – commenta Rolleri. Dobbiamo imparare a essere “indipendenti” come Paese e più autosufficienti dal punto di vista energetico. Dobbiamo essere officina di noi stessi e non lasciare che lo sia la Cina”. Sono mesi fondamentali per definire il futuro dell’economia, anche piacentina, e Rolleri lancia un appello agli imprenditori del territorio: “Non lasciatevi sfuggire l’opportunità degli incentivi per il rinnovo del parco macchinari, sono investimenti che permettono di fare innovazione e di puntare sulla digitalizzazione”. Rolleri avverte: “Chi non coglie questa occasione, potrebbe essere tagliato fuori dal mercato nel giro di 3-5 anni”. 

INCHIESTA – Rolleri, interpellato dai cronisti presenti alla conferenza stampa, ha commentato l’inchiesta che, nel Piacentino, ha travolto sindaci, imprenditori e funzionari. “Per quanto mi riguarda un’indagine non è una sentenza – ha detto Rolleri – spero che la giustizia faccia il suo corso il prima possibile”.

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