Dalla bellezza del Liberty alla pittura di Klimt: in arrivo la rassegna “Musique Nouveau”
30 Marzo 2022 17:33
In arrivo la rassegna “Musique Noveau”, un percorso che cavalca la bellezza del Liberty dal punto di vista architettonico per poi calarsi nella musicalità di Ravel, Debussy e Stravinski, fino a toccare la pittura di Klimt da un lato e di Picasso dall’altra. Una poliedricità che, tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Secolo Breve, trova esempi nell’intera Europa e che sarà riproposta a Piacenza grazie ai concerti promossi dall’associazione “I parchi della musica”, dall’assessorato alla cultura e dalla galleria d’arte moderna Ricci Oddi.
Tutto questo è stato spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Farnese con l’assessore Jonathan Papamarenghi, Francesca Rossi Dal Monte, direttore artistico dell’associazione “I parchi della musica”, Lucia Pini, direttore della galleria Ricci Oddi e Serafino Tedesi, direttore dell’Ensemble Orchestra Infonote.
“Ho voluto a Piacenza – ha commentato Papamarenghi – questa rassegna nata a Salsomaggiore, città fortemente caratterizzata dalla presenza di palazzi Liberty e da due anni a Piacenza, perché anche la nostra città ha forti riferimenti a questo genere architettonico, coniuga musica e architettura nell’ambito dell’evento dell’anno, ovvero l’inaugurazione alla Ricci Oddi della mostra dedicata al grande artista appartenente alla Secessione viennese, tant’è che il primo concerto si svolgerà il 10 aprile, il giorno precedente l’inaugurazione della mostra su Klimt. Questa mostra, con le varie iniziative collaterali che la caratterizzeranno, abbraccia l’intera città da più punti di vista artistici”.
Rossi Dal Monte ha sottolineato la straordinarietà di un percorso espressamente pensato e dedicato a Piacenza come preview e successivamente in concomitanza con la mostra dedicata a Klimt: “E’ importante riscoprire la declinazione Liberty, evidenziare la magnificenza architettonica ed artistica della città attraverso una proposta musicale assolutamente coerente. La Rassegna “Musique Nouveau” intende mettere a punto nuovi percorsi dedicati all’affascinante periodo storico, dedicandola a un segmento storico-musicale molto preciso, a corredo della mostra “Klimt Intimo”. I programmi sono stati pensati espressamente per questo evento e ripercorrono il primo trentennio del ‘900”. Ha aggiunto che la scelta dei repertori intende illustrare come le arti fossero in assetto quasi simbiotico. Non solo pittura, scultura e l’architettura ma anche la danza.
Tedesi ha affermato che la musica è soprattutto condivisione e inclusione: “E’ comunque fondamentale avere accanto le istituzioni per questi eventi e l’assessore Papamarenghi è stato determinante in tal senso come in tante altre iniziative che caratterizzano la cultura a Piacenza”. Infine Lucia Pini ha ribadito che “la collaborazione in questi percorsi è una sorta di mantra e ha concluso sottolineando “l’importanza di sviscerare la figura di Klimt anche attraverso il pensiero e le arte dell’epoca in cui ha vissuto”.
IL PROGRAMMA – Si partirà domenica 10 aprile alle 18,30 alla Ricci Oddi con il concerto “Parade de dimanche”, con Davide Vendramin e Ylenia Vope alla fisarmonica che eseguiranno musiche di Satie, Debussy e Stravinski. Introduzione di Paolo Rosetti.
Sabato 23 aprile alle 21, al Teatro dei Filodrammatici andrà in scena il concerto “Das gold de danau”, con Mattia Pettoni all’arpa e l’Ensemble Orchestra Infonote che eseguirà musiche di Strauss, Holts e Debussy. Introduzione di Paolo Rosetti.
Sabato 30 aprile alle 18,30 ancora alla Ricci Oddi in via San Siro 13, avrà luogo il concerto “Jeunes Musiciens” in collaborazione con l’Accademia Stauffer center of string di Cremona. Sofia Manvati (violino), Arianna Di Martino (violoncello) e Clara Dutto (pianoforte) eseguiranno brani di G. Fauré. Introduzione di Maria Chiara Mazzi.
Infine sabato 7 maggio alle 18,30 alla sala Arisi degli Amici dell’Arte, avrà luogo il concerto “Le dame déco” con Elisa Parodi al flauto, Margherita Sarchini (viola), Patrizia Radici (Arpa) con musiche di Bonis, Dubois, Lauper, Debussy. Introduzione di Bruno Dal Bon.
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