Al Nicolini via ai “I Concerti della Domenica”. Si parte il 3 aprile con Stravinsky e Bach
01 Aprile 2022 01:08
“La musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare”.
La celebre definizione del grande filosofo tedesco G. W. Leibnitz introduce all’evento che il Conservatorio Nicolini propone domenica 3 aprile alle 10.45 nel Salone dei Concerti di Via Santa Franca 35, in apertura del ciclo dei “Concerti della Domenica”.
Ascolteremo in questa occasione due composizioni di Igor Stravinsky, l’Ebony Concerto e il Dumbarton Oaks, e il 3° Concerto Brandeburghese di Johann Sebastian Bach eseguiti dagli allievi del Conservatorio diretti da Giuseppe Camerlingo. Un appuntamento che introduce la rassegna ‘I Concerti della Domenica’ voluta fortemente dal direttore Maria Grazia Petrali e dal presidente Gianna Arvedi.
“Dopo una forzata sospensione tornano per il pubblico piacentino i ‘Concerti della Domenica’ che vedono oggi impegnati docenti e studenti del Conservatorio Nicolini per offrire alla città proposte musicali varie nei contenuti, ma unite da un ideale di serietà e di profonda convinzione che la musica rappresenti un contributo insostituibile alla diffusione della cultura sul territorio” afferma Petrali. La rassegna, composta da sei eventi tra aprile e giugno, spazia tra generi ed epoche diverse; dal primo programma orchestrale che contrappone due compositori solo apparentemente lontani si passa, infatti, ad un dialogo di sapore ottocentesco tra violino e organo (10 aprile), da un eclettico quartetto di saxofoni (24 aprile) ad un trio tradizionale (29 maggio), da una jam session (5 giugno) ad un coro polifonico (26 giugno). Tutti i concerti si terranno alle 10.45. Ingresso gratuito.
“Ancora una volta grande spazio è lasciato agli studenti: rappresentano la nostra mission principale, il nostro futuro, il fine primario del nostro impegno – sottolinea inoltre Petrali -. E, non ultimo, il nostro orgoglio”. Tornando al concerto di domenica 3 il confronto tra Stravinsky e Bach mette in luce la geniale fantasia costruttiva dei due compositori e la particolare sensibilità per le simmetrie geometriche, che saranno illustrate anche con visualizzazioni grafiche e esempi musicali dal vivo.
Il Concerto in Mi bemolle del 1938, detto Dumbarton Oaks dal nome di una tenuta nel distretto di Washington dove fu eseguito per la prima volta, è un omaggio a Bach e in particolare al 3° dei 6 Concerti Brandeburghesi composti nel 1721 a Köthen e dedicati al Margravio di Brandeburgo, e ne ricalca la struttura sia nell’organico strumentale che nelle forme musicali.
L’Ebony Concerto del 1945 è invece dedicato a Woody Herman, il grande clarinettista americano, e alla sua popolare orchestra jazz. Al clarinetto è infatti affidata una parte solistica di grande impegno virtuosistico, eseguita per l’occasione da Elia Zulli.
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