Piacenza Coraggiosa: “Dichiararsi antifascisti per usare gli spazi comunali”
23 Aprile 2022 11:58
“In questo 25 aprile 2022 anche a Piacenza si respira un clima per cui a cittadini informati e consapevoli si preferiscono dei “tifosi”, in modo che tutto venga appiattito e resti polarizzato, anche sui temi dell’antifascismo”.
E’ quanto si legge in un comunicato di Piacenza Coraggiosa – la lista di sinistra a sostegno di Katia Tarasconi a candidato sindaco –che interviene sui temi dello sdoganamento del neofascismo a Piacenza e su una proposta per accedere agli spazi comunali.
“Crediamo che le libertà siano garantite all’interno di una cornice che è la Costituzione antifascista – prosegue il comunicato -. Quindi ci pare doveroso partire dal contrasto verso quei soggetti antidemocratici e che si ispirano al neofascismo sdoganati dall’amministrazione in carica. Assistiamo a un linguaggio d’odio e al tentativo di propaganda di gruppi neofascisti nelle scuole, e pensiamo che l’amministrazione comunale anziché strizzare l’occhio a certi soggetti debba ricordare come Piacenza sia medaglia d’Oro al valor militare per il prezzo di sangue e vittime durante la lotta di Liberazione. Prima di tutto oggi vogliamo ringraziare i piacentini resistenti, le istituzioni e le associazioni che con le loro attività rappresentano tutti i giorni il valore della memoria – prosegue la nota di Piacenza Coraggiosa -, e per questo parteciperemo convintamente alle tante iniziative in programma. Resta l’amaro in bocca per un effettivo sdoganamento della giunta Barbieri nei confronti di soggetti che come nome hanno scelto quello del “quotidiano fascista” del Ventennio, “La Scure”, in stretto legame con gruppi neofascisti che hanno inneggiato all’assalto alle sedi sindacali e fanno propaganda neofascista tra i più giovani. Come già avviene in tante città d’Italia – conclude il comunicato -, anche nella vicina Parma, proponiamo che chi chiede di utilizzare le sale comunali dichiari di riconoscersi nella Costituzione antifascista e si impegni a non utilizzare “linguaggi d’odio”. Una regola, questa, spesso dimenticata dai partiti sostenitori della Giunta in carica a Piacenza”.
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