Prosa al Municipale: da ottobre in arrivo Cucciari, Bisio, Raffaele, Papaleo
09 Giugno 2022 11:20
Da ottobre ad aprile ventidue serate e tredici titoli, di cui dodici in abbonamento, per i cartelloni Prosa e Altri Percorsi, a cui si andranno ad aggiungere il programma del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” che si articolerà tra la fine di settembre e la metà di ottobre, e la proposta del Teatro Danza, con appuntamenti nei primi mesi del 2023, oltre alle performance del cartellone Pre/Visioni dedicato agli esiti dei laboratori. Per una stagione che vuole essere di ritorno a una nuova normalità.
Stiamo parlando della Stagione di Prosa 2022/2023 del Teatro Municipale di Piacenza, la diciannovesima con la direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren.
L’attenzione in questa fase è puntata su Prosa e Altri Percorsi: da ottobre 2022 ad aprile 2023 sono in programma al Teatro Municipale sette spettacoli di Prosa e quattro di Altri Percorsi. Ad essi si affianca la programmazione al Teatro Filodrammatici con due appuntamenti di Altri Percorsi (di cui uno fuori abbonamento).
“Un progetto di ospitalità – sono le parole del direttore artistico Diego Maj – che, in questa fase di ripresa e rilancio, si caratterizza nei contenuti e nelle poetiche proponendo una maggiore leggerezza, pur mantenendo l’attenzione anche su temi sociali, etici e culturali. Dopo avere visionato gli spettacoli in tanti teatri, visto interessanti produzioni in giro un po’ per tutta Italia, ho fatto una scelta che potesse conciliare gusti e interessi differenti e coinvolgere i diversi pubblici che vivono con noi la passione per il teatro”.
Ad aprire la programmazione 2022/2023 al Teatro Municipale per il cartellone Altri Percorsi il 18 ottobre Geppi Cucciari con “Perfetta”, l’ultimo monologo teatrale scritto da Mattia Torre, uno dei drammaturghi più influenti e attivi nella scena televisiva e teatrale italiana recentemente scomparso, nel quale si racconta un mese della vita di una donna scandito dalle quattro fasi del ciclo femminile. Qui la Cucciari è per la prima volta alle prese con toni che non prediligono unicamente la comicità, ma si avventurano con profondità in sfumature anche più malinconiche e drammatiche.
La Prosa si inaugura invece il 25 e 26 ottobre con “I due gemelli veneziani” con la regia di Valter Malosti, che firma l’adattamento insieme ad Angela Demattè, una coproduzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Metastasio di Prato. Con questo primo incontro con l’opera di Goldoni, Malosti prosegue «un percorso a ritroso – come lui stesso lo definisce – attraverso autori fondamentali per la costruzione di una lingua italiana per la scena»: Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Roberto
Longhi, Federico Fellini, Patrizia Valduga, Antonio Tarantino. Un testo che nelle mani di Malosti (premio Ubu 2009 Miglior regia) svela inedite prospettive e finestre sulla contemporaneità.
Ancora Altri Percorsi il 3 novembre con Elio che canta e recita Enzo Jannacci in “Ci vuole orecchio”, drammaturgia e regia di Giorgio Gallione, arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri. Jannacci verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio insieme a cinque musicisti, stravaganti compagni di viaggio che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora, dando vita a uno spettacolo giocoso e profondo, perché “chi non ride non è una persona seria”.
Il 15 e 16 novembre per la Prosa vedremo “Il delitto di via dell’Orsina” di Eugène-Marin Labiche, adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah, con protagonisti principali Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni, una produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana. Commedia nera, macchina fatta di trovate, energia, divertimento, è uno degli atti unici più conosciuti di Eugène Labiche, padre nobile del vaudeville. La Shammah mantiene intatta la struttura della pochade e del gioco indiavolato degli equivoci ma vira al noir seminando inquietudini all’ombra di qualcosa che incombe. La Francia perbenista e ottocentesca di Labiche diventa l’Italia del primo dopoguerra, pre-fascista e conformista.
Un mese ricco di appuntamenti, quello di novembre, che si chiude con “Sogno di una notte di mezza estate” in programma il 29 novembre per Altri Percorsi. Andrea Chiodi torna a collaborare con il LAC Lugano Arte e Cultura firmando la regia di uno dei testi più noti di Shakespeare, produzione che vede in scena un cast di quattordici attori, molti dei quali alla loro prima prova importante. Un progetto che viaggia sul doppio binario realtà-fantasia, seguendo la strada suggerita dall’autore di tornare – attraverso il mezzo del gioco – in contatto con l’irrazionale, con il bambino che ciascuno di noi ha dentro sé.
Ultimo spettacolo del 2022, il 21 e 22 dicembre per la Prosa, è “La mia vita raccontata male”, da Francesco Piccolo, con Claudio Bisio e i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino, regia di Giorgio Gallione, una produzione del Teatro Stabile di Genova. Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere, attingendo dall’enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo lo spettacolo si dipana in una eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e giocosamente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti.
Si riprende in gennaio con la Prosa. Per la prima volta al Teatro Municipale di Piacenza l’11 e 12 gennaio Virginia Raffaele che, dopo il grande successo dello spettacolo “Performance” del 2015 e anni particolarmente intensi che l’hanno vista protagonista in tv di uno show e una serie televisiva tutti suoi, oltre alla conduzione del Festival di Sanremo e il doppiaggio di Morticia nel cartone animato “La Famiglia Addams”, torna al suo primo amore, il teatro. E lo fa con uno spettacolo completamente nuovo dal titolo “Samusà”, regia di Federico Tiezzi, che si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale: il luna park.
Il 24 e 25 gennaio sarà la volta di “Moby Dick alla prova”, uno spettacolo di Elio De Capitani, anche protagonista in scena con Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei e altri sette attori, con le musiche dal vivo di Mario Arcari e Francesca Breschi. Una coproduzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Torino. Elio De Capitani sceglie un testo teatrale finora sconosciuto ai nostri palcoscenici, sebbene scritto (e, a suo tempo, diretto e interpretato) da uno dei più grandi artisti del Novecento. “Moby Dick alla prova” rivela la potenza scenica dell’Orson Welles drammaturgo, ossessionato dal ritmo narrativo e musicale della creazione teatrale, sia nella dimensione della parola che dell’azione fisica.
Unico appuntamento in febbraio al Teatro Filodrammatici per Altri Percorsi. Fuori abbonamento tornano a grande richiesta il 23 febbraio I Sacchi di Sabbia con il lavoro che chiude una trilogia à rebours sull’immaginario greco: “7 contro Tebe” da Eschilo, con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano. Uno spettacolo che rinnova l’incontro tra Massimiliano Civica, regista noto per l’asciuttezza formale delle sue opere, e il gruppo toscano che ha fatto dell’ironia la sua peculiare cifra stilistica.
Ancora Altri Percorsi, ancora al Teatro Filodrammatici, dove dal 1° al 3 marzo vedremo Claudio Casadio in “L’Oreste” – Quando i morti uccidono i vivi, di Francesco Niccolini, con le illustrazioni di Andrea Bruno e la regia di Giuseppe Marini: una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato, uno spettacolo originalissimo, di struggente poesia e forza, in cui fluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici. Con un’animazione grafica di straordinaria potenza, visiva e drammaturgica, Claudio Casadio dà vita e voce a un personaggio indimenticabile, affrontando con grande sensibilità attoriale il tema importante e delicato della malattia mentale.
Si ritorna al Teatro Municipale con il cartellone Prosa: il 7 e 8 marzo vedremo “L’attesa” di Remo Binosi, testo che fece conoscere l’autore veronese al grande pubblico nella storica messa in scena del 1994 diretta da Cristina Pezzoli. Dopo essersi misurata nella sua prima regia teatrale con la trasposizione scenica dell’ultimo romanzo di Alberto Moravia “La donna leopardo”, Michela Cescon sceglie, con Teatro di Dioniso, di riproporre il testo di Binosi mettendo in scena due interpreti molto amate dal pubblico: Anna Foglietta e Paola Minaccioni, per la prima volta insieme sul palco, a dare corpo e voce alla nobildonna Cornelia e alla sua serva Rosa, le due protagoniste della pièce.
Ultimo appuntamento della Prosa è il 4 e 5 aprile con “Il nodo” di Johnna Adams, con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna, regia di Serena Sinigaglia. Un testo che ha avuto uno straordinario successo negli Stati Uniti, grazie al quale Ambra Angiolini e Arianna Scommegna danno voce a un intenso confronto madre/insegnante sul rapporto genitori/figli e sulle ragioni intime che generano il bullismo. Due donne forti alle prese con una questione delicata e attualissima sul mondo dell’adolescenza. Il dialogo senza veli tra le due potrà, forse, dare un senso al loro dolore, al reciproco e soffocante senso di colpa, ma il loro conflitto chiama in causa tutti noi come singoli individui e come società ponendoci di fronte alle nostre responsabilità.
La stagione 2022/2023 al Teatro Municipale si chiude con il gradito ritorno di Rocco Papaleo. Appuntamento per Altri Percorsi il 19 aprile con “Coast to coast”, spettacolo in cui Rocco Papaleo accompagnato da quattro musicisti conduce il pubblico alla scoperta della sua grande passione per il teatro-canzone. Attore, autore, regista, showman, ma anche cantante e musicista: Papaleo coltiva e pratica abilmente da 25 anni il teatro-canzone conducendo lo spettacolo tra parole e musica, tra canzoni, racconti poetici e realistici, monologhi e gag surreali. Un riuscito esperimento che strizza l’occhio a Gaber e alla Basilicata.
L’ALTRA SCENA. FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO 2022
Scorrendo tra le anticipazioni del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, che nel 2022 sarà alla sua undicesima edizione e il cui cartellone dettagliato e completo sarà presentato a settembre, possiamo dire che si annuncia una programmazione di sicuro interesse.
Al Teatro Filodrammatici vedremo Beatrice Schiros in “Stupida Show” di Carrozzeria Orfeo, la nuova produzione di Teatro Gioco Vita rivolta a un pubblico di giovani e adulti “Cassandra” con la regia di Fabrizio Montecchi, Il Mulino di Amleto con “Ruy Blas #tuttieroi” (in programma nell’edizione 2021 del festival, poi annullato per improvvisi motivi personali di un componente della compagnia), lo spettacolo di Emanuele Aldrovandi “L’estinzione della razza umana”, la Compagna del Sole con “Miles gloriosus” di Plauto, creazione con nove attori in scena. Al Teatro Gioia spazio a due spettacoli segnalati al Premio Scenario 2021: “Surrealismo capitalista” del Collettivo Baladam B-side e “Still Alive” con la drammaturgia e la regia di Caterina Marino.
Eventi speciali al Teatro Gioia e al Teatro Filodrammatici, con proposte molto particolari dal punto di vista della fruizione del pubblico: “Nel mezzo dell’Inferno” con la regia di Fabrizio Pallara, spettacolo in VR – Realtà Virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore; “Teatro Fotografico Blink Circus” di Lorenzo Mastroianni, per un pubblico limitato; “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” di Riccardo Buscarini, spettacolo/evento che non finisce ma si tramuta in una festa per tutto il pubblico.
“Dopo una stagione “dimezzata”, quasi due anni con i riflettori spenti, gli spazi chiusi, brevi rassegne in presenza o online che avevano più che altro il senso di affermare che ancora esistevamo, dimenticata la parola abbonamento… ora ripartiamo – scrive Diego Maj –. Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati con quella forza e quella passione visionaria che ci hanno sempre accompagnato e che il nostro pubblico ha condiviso con noi.
Ripartiamo ancora con l’idea che l’arte, la cultura, il teatro devono rispondere a una missione di servizio pubblico: proporre un’offerta artistica di qualità accessibile a tutti.
Ripartiamo con la consapevolezza che nel futuro forse incontreremo altre tempeste e fortunali.
Potremo rivedere quello che ci è stato negato per molto tempo: il teatro che vive, le luci, le scene, gli artisti sul palcoscenico, il pubblico in sala. E cogliere quell’atmosfera che sempre ogni sera ci emoziona e che è il senso del nostro lavoro.
In questi lunghi mesi siamo stati fortunatamente rassicurati dal nostro pubblico che spesso incontrandoci per strada ci chiedeva quale futuro ci sarebbe stato per il teatro e quando avremmo potuto vivere insieme un nuovo inizio. A rassicurarci anche le molte presenze agli spettacoli nel periodo gennaio/maggio 2022, con serate che spesso hanno fatto registrare il sold out.
Abbiamo avuto solo una diminuzione del 20-25% negli abbonamenti rispetto all’ultima stagione pre-covid, diminuzione molto più bassa rispetto a quella riscontrata nella maggior parte dei teatri italiani. Una rinuncia ad abbonarsi spesso decisa a malincuore, non per motivi artistici o di disaffezione per il teatro, piuttosto dovuta a timori e a sentimenti di disagio legati all’uso delle mascherine e del green pass. E mi auguro che si possano riconfermare i dati della stagione 2018/2019.
Ancora una volta il nostro pubblico si è quindi dimostrato fiducioso e generoso nei nostri confronti, come già nel 2020 con “#iononvoglioilrimborso”, meravigliosa testimonianza di solidarietà dei nostri concittadini, e i nostri spettatori li abbiamo sentiti sempre vicino a noi nell’esperienza spesso difficile della ripresa. Ripartiamo quindi con questa consapevolezza di uno spirito di condivisione con il nostro pubblico, che per noi è una grande forza.
Le linee artistiche 2022/2023 confermano la scelta di scritture contemporanee per la scena accanto ai grandi autori e ai classici, letture registiche innovative, produzioni di teatri nazionali.
Un progetto di ospitalità che in questa fase di ripresa e rilancio nei contenuti e nelle poetiche si caratterizza proponendo una maggiore leggerezza, pur mantenendo l’attenzione anche su temi sociali, etici e culturali.
Dopo avere visionato gli spettacoli in tanti teatri, visto interessanti produzioni in giro un po’ per tutta Italia, abbiamo fatto una scelta che potesse conciliare gusti e interessi differenti, coinvolgere i diversi pubblici che vivono con noi il teatro. Riservando per quella fascia di pubblico più interessata al teatro di ricerca e alle nuove generazioni della scena la programmazione del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, occasione per scoprire o rivedere le proposte più interessanti nel panorama teatrale contemporaneo.
Un sincero ringraziamento al Presidente, al CDA e alla direzione della Fondazione Teatri che in questi anni ci hanno sostenuto nelle scelte artistiche e che abbiamo sempre sentito vicino anche nei momenti di difficoltà legati all’emergenza sanitaria.
La campagna abbonamenti prenderà il via il 6 settembre.
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