Tarasconi: “Risultato inaspettato, sono contenta. Ora puntiamo alla vittoria”
13 Giugno 2022 20:59
La candidata a sindaco con il centrosinistra Katia Tarasconi, intervistata durante “Doppio turno”, la diretta elettorale di Telelibertà, ha commentato l’esito del primo turno.
Riguardo la percentuale ottenuta pari al 39.9% Tarasconi si è definita “soddisfatta del risultato. Lanciamo già l’appuntamento al 26 giugno per il ballottaggio. Occorrerà interloquire e parlare di obiettivi. Quando scegliamo una strada dobbiamo essere coerenti sino alla fine. E’ prematuro pensare al dopo. Persone capaci e competenti ne ho tante vicino, c’è scelta e ne parleremo nei modi giusti. Non si parla solo di competenza ma di spirito di servizio. Quando si arriva in Comune bisogna capire che la propria vita viene messa da parzialmente da parte. Magari fossi capace di recuperare l’assenteismo. Significa che i cittadini hanno smesso di scegliere. Credo che il voto sia anche un dovere, oltre che un diritto. Il presidente della Regione Bonaccini mi ha chiamato due ore fa complimentandosi. Mi ha chiesto di trovare la strada giusta per arrivare all’obiettivo finale, che è la vittoria. Sono molto orgogliosa dei tanti giovani che mi stanno sostenendo. Il loro coinvolgimento è stato passionale e hanno riposto molta fiducia in quello che stiamo facendo. Il mio è stato un lavorare con i giovani, non solo per i giovani. Insieme a loro anche la lista dei pensionati, per far capire che nessuno verrà lasciato da parte”.
“Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, dando veramente l’anima” ha spiega ai nostri microfoni la candidata del centrosinistra. “Certo, siamo dispiaciuti nel vedere i dati relativi all’affluenza (in città ha votato il 53,8% degli aventi diritto, ndc). Come me lo spiego? Sento dire – prosegue Tarasconi – che la gente non crede più nella politica. Probabilmente c’è un sistema da riformare e ognuno di noi deve farsene carico. Cosa è mancato in questa campagna elettorale che non ha contribuito a tenere vicini i cittadini alla politica? Non credo basti la natura della recente campagna elettorale a spiegare dati di affluenza così bassi. Credo sia più una tendenza a livello nazionale o più in generale mondiale. La politica internazionale vede fermarsi a riflettere su cosa è giusto fare. Naturalmente, votare solo la domenica il 12 giugno non aiuta di certo”.
Riguardo al tema del ballottaggio, Tarasconi spiega: “Rimango convinta della bontà del parlare ai cittadini, dell’avanzare delle proposte e far comprendere le nostre progettualità che abbiamo in mente per la città. Non vedo altra strada se non quella di dialogare con tutti. I nostri cittadini sono stufi della politica urlata. Sono certa che questo è lo spirito che abbiamo nel nostro Dna. I prossimi cinque anni saranno anni di investimenti, prospettive e futuro. La nostra comunità è cambiata, abbiamo bisogno di parlarci e stare insieme, costruire rapporti umani che in questi due anni sono mancati. Ci saranno molte occasioni per operare cambiamenti, anche per quanto concerne la città di Piacenza. Arriveranno fondi Pnrr, Piacenza sarà protagonista come merita”.
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