Volti nuovi in consiglio,i ritratti di Salvatore Scafuto e Sibilla Brusamonti
17 Luglio 2022 05:51
SALVATORE SCAFUTO
È originario di Napoli. Legge e scrive in cinese. E lavora a contatto con una moltitudine di stranieri. Salvatore Scafuto, neoconsigliere comunale di Piacenza in quota Pd, rappresenta un crocevia di culture a dimensioni umane. Per descriversi utilizza tre parole: “Empatia, dedizione e inclusione”.
Scafuto, 46 anni, sposato con un figlio, è una “new entry” nell’aula di palazzo Mercanti. Per provare a conoscerlo, bisogna partire dalla sua più grande passione: le lingue: “Ho sempre avuto una forte curiosità per le nazionalità diverse dalla mia. Durante le scuole medie e il liceo – ricorda l’esponente di centrosinistra – mi piaceva parecchio parlare con i miei coetanei stranieri. Riuscire a instaurare una conversazione in un’altra lingua mi sembrava meraviglioso. E permettere a due persone di capirsi, per me, era magico. Così , con tanta dedizione e un impegno costante, ho approfondito il cinese all’università “L’Orientale” di Napoli”.
L’amore per le lingue si trasmette alle nuove generazioni: “Mio figlio ha 16 anni e ama le culture straniere, infatti frequenta l’istituto superiore Romagnosi nell’indirizzo per le relazioni internazionali”, dice orgoglioso il neoconsigliere comunale, con un accento campano inconfondibile. “Ma vivo in Emilia-Romagna da vent’anni, di cui oltre la metà a Piacenza”, puntualizza.
Scafuto è responsabile dell’ufficio soci di una cooperativa locale. “Il mio lavoro si basa sulla valorizzazione del fattore umano, sia in sede che nei principali appalti attivi. Mi occupo di supportare i lavoratori e le loro famiglie, ascoltandone le esigenze, aiutandoli in maniera concreta e agevolandoli nelle loro necessità. L’integrazione e il contatto con molte culture rappresentano il mio punto di forza”.
Quello politico è un nuovo capitolo della sua quotidianità: “Mi sono iscritto al Pd solo da alcuni mesi – spiega Scafuto – perché ben sposa le mie idee per sostenere la popolazione, in primis i più fragili. Si tratta della mia prima esperienza attiva, anche se dietro le quinte mi sono sempre informato e interessato alle dinamiche del consiglio comunale. La campagna elettorale è stata incoraggiante, tanti cittadini hanno creduto nel nostro progetto politico, e pure in me… Ho raccolto 191 preferenze”.
La sua visione su Piacenza parte da lontano: “La nostra città è una “terra di passo”, come scriveva Leonardo Da Vinci nel Codice Atlantico. Non a caso, il territorio ha sviluppato una forte vocazione all’ospitalità. Piacenza mi ha sorpreso: forse, non essendo particolarmente famosa ad esempio come Rimini, dove ho vissuto per quattro anni, si tende un po’ a snobbarla. All’inizio, anch’io non avevo grosse aspettative. Poi, però, ho scoperto che qui c’è tanto da offrire, dal punto di vista storico, culturale e gastronomico. Ecco, voglio impegnarmi da questa premessa per rendere Piacenza più appetibile ai turisti”.
SIBILLA BRUSAMONTI
Il viaggio più bello, per lei che ama le vacanze zaino in spalla, inizia domani. E’ quello che non l’ha portata in Thailandia o nelle Filippine o in Birmania, tutte mete toccate negli anni per passione, bensì in Consiglio comunale. “No, se devo essere sincera non mi aspettavo affatto di essere eletta. Confesso di essere molto emozionata, ho il batticuore quando ci penso” dice in vista del primo appuntamento con l’austera aula di Palazzo Mercanti. Chi parla è Sibilla Brusamonti, 44 anni, eletta nelle file della lista civica della sindaca Katia Tarasconi con 110 preferenze. E’ stata proprio la neosindaca il fattore decisivo per farla approdare in politica. Una passione da sempre, quella per la res pubblica, ma mai le era stato fornito un assist per praticarla effettivamente e farle vincere una sorta di timore reverenziale verso tale impegno.
“A convincermi – dice – è stata proprio la presenza di Katia, una persona di cui mi fido e che ho sempre stimato. So che sarà un’ottima sindaca. E io mi sono buttata perché sapevo di essere dalla parte giusta”. Katia, la chiama. Perché tra le due, ormai da anni è nata un’amicizia. Brusamonti lavora da vent’anni nel mondo dei locali pubblici. E’ dipendente delle società Centro Facsal e Mantra (che fa capo all’imprenditore Mario Coppellotti e che gestisce Christiania, Luppoleria e Caffè dei Mercanti) e si sono conosciute all’epoca in cui Tarasconi era assessora al Commercio.
“Da circa cinque anni mi occupo di contabilità e della parte amministrativa per la società, prima sempre dietro il bancone (sicuramente la si è incontrata anche al Nessie o al Christiania, ndr). Mi definisco una “creatura della notte”. Amo moltissimo il mio lavoro”. Tra l’altro la neoconsigliera fa parte anche del gruppo donne della Fipe (federazione italiana pubblici esercizi) nazionale.
Moglie di Luigi e madre di Viola, 4 anni, per Brusamonti il nuovo impegno la porterà a sacrificare del tempo allo stesso lavoro e alla famiglia. “Prima di candidarmi ne ho parlato in famiglia – spiega – e ho trovato la comprensione di mio marito che ha capito”. Marito col quale, oltre che la passione per la moto, ha sempre condiviso la passione per i viaggi, “quelli zaino in spalla, senza prenotare alberghi, partire e via, all’avventura”. Negli anni preCovid ha visitato molto il Sudest asiatico (Filippine, Thailandia, Birmania, ma anche Messico in Centroamerica).
Ci tiene a ringraziare gli elettori: “Non mi aspettavo di certo di entrare in consiglio e di prendere 110 preferenze. Per me è un motivo d’orgoglio. Mi sono detta: beh, se 110 persone mi hanno votata è perché forse mi stimano. Fa benissimo al morale”.
In consiglio non arriva certo una sprovveduta in fatto di politica. “L’ho sempre seguita – dice – ogni giorno quando mi alzo la mia prima preoccupazione è consultare i giornali, nazionali e locali, per essere sempre aggiornata e informata. Credo sia un dovere. Ora cercherò di portare in consiglio un po’ del mio entusiasmo e della mia esperienza augurandomi che possano servire alla città. In vista di lunedì (domani per chi legge, ndr) sono davvero molto emozionata. Ma non vedo l’ora”.
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