“Serve un piano di restyling dei marciapiedi”. Intervista all’assessore Bongiorni
22 Luglio 2022 13:33
Punta a realizzare un “piano di sistemazione dei marciapiedi per una città più funzionale”. Vorrebbe intercettare le necessità di manutenzione nelle scuole attraverso “un nuovo portale digitale per la raccolta di segnalazioni da parte dei presidi”. Ed è intenzionato ad approfondire la “costruzione di un’area di sepoltura per le varie comunità religiose presenti sul territorio”. Matteo Bongiorni, 45 anni, consulente nel settore della gestione dei rifiuti e organizzatore di eventi per passione, è il neoassessore a manutenzioni, decoro urbano, verde, servizi cimiteriali e interventi nelle frazioni. “Mi ritengo una quota civica nella giunta Tarasconi – premette -. Certo, ho avuto esperienze passate nel Pd e ho seguito il percorso di Piacenza Coraggiosa, ma in maniera indipendente. Da una decina d’anni, non ho tessere di partito”. E adesso, dunque, Bongiorni è al lavoro nell’esecutivo di centrosinistra alla guida di Piacenza.
Lo incontriamo nel suo ufficio in via Verdi, in pieno centro storico, tra il Corso e piazza Sant’Antonino. In queste ore, il neoassessore sta incontrando tutti i dipendenti del settore. “Il mio obiettivo – afferma – è di rendere più funzionale la macchina amministrativa”. Anche a partire dalle piccole cose, come dimostra in un veloce scambio di battute con un impiegato comunale collocato in un corridoio della sede: “Buongiorno, mi scusi, perché la sua scrivania è qui? È un luogo di passaggio, bisogna darle un ufficio adeguato…”, dice Bongiorni al funzionario.
Assessore, partiamo appunto dall’organizzazione degli uffici ai lavori pubblici. Che situazione ha trovato?
“Le amministrazioni passano, ma gli uffici restano. Il mio impegno, anzitutto, consiste nel tentativo di perfezionare la macchina gestionale dell’ente, per quanto mi riguarda. Qui ho già conosciuto professionalità e umanità molto disponibili e competenti. I problemi riguardano la carenza di personale, dai dirigenti fino ai manutentori, così come negli altri assessorati. Le due sedi distaccate non aiutano, i lavori pubblici in via Verdi e la manutenzione in via Millo. È una questione annosa, è vero. Ma voglio quantomeno razionalizzazione la filiera operativa e, in qualche modo, riunificare il metodo di lavoro”.
L’ex sindaco Barbieri sostiene che, negli ultimi cinque anni, la manutenzione stradale sia migliorata.
“Non mi interessa fare le pulci alle azioni del passato. Voglio programmare il futuro”.
Come?
“La rigenerazione del verde è una priorità. Ma non solo. Serve un piano di sistemazione dei marciapiedi. Troppo spesso, infatti, i passaggi pedonali sono intralciati da alberi o presentano tratti dissestati”.
Non solo le piccole cose, ma anche le grandi partite. La giunta Tarasconi sbloccherà la situazione in piazza Cittadella?
“Me lo auguro, si lavorerà in questa direzione”.
Bongiorni, lei si occupa anche di verde pubblico. Il suo esordio, l’altro giorno, ha registrato l’abbattimento di dieci platani a rischio cedimento tra il Facsal e via Tramello.
“La nostra città deve dotarsi di un verde intelligente, diciamola così. Cioè di tipologie di piante adeguate al contesto urbano, che non necessitino di notevoli interventi di manutenzione per malattie. Occorre calcolare il saldo ambientale, in termini di impatto e costi”.
Di buche, alberi pericolanti e strade dissestate ne sentirà parlare a lungo nei prossimi cinque anni. Le segnalazioni sono quotidiane. Come si può instaurare un canale di comunicazione proficuo tra i cittadini e l’ente pubblico?
“La tecnologia più aiutare, ma non si tratta dell’unico strumento. Le segnalazioni dei residenti devono essere gestite in maniera funzionale per gli uffici. In primis, vorrei introdurre un portale online per le richieste di manutenzione nelle scuole da parte dei presidi, così da monitorare le strutture didattiche e dare risposte concrete. Si può partire da qui, e poi procedere a step su altri ambiti dei lavori pubblici”.
Tra le sue deleghe c’è pure quella ai servizi cimiteriali. La comunità islamica di Piacenza chiede un’area di sepoltura più estesa per i fedeli musulmani, perché lo spazio ricavato in periodo di Covid è ormai esaurito.
“Certo, il livello di civiltà si misura anche in queste opere. Approfondirò la fattibilità di una zona cimiteriale per le varie comunità religiose del nostro territorio. È doveroso”.
L’INTERVISTA A CURA DI THOMAS TRENCHI:
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