La corrente del Nord agita la Lega. Rancan: “No alle divisioni, restiamo uniti”
07 Ottobre 2022 03:20
La fronda “bossiana” agita la Lega. Il tonfo elettorale del 25 settembre, ben evidente nelle urne piacentine, rischia di mettere in crisi la leadership di Matteo Salvini. Anche a livello locale, adesso, c’è chi è pronto a scommettere sul ritorno della “questione settentrionale” e, quindi, sul superamento della linea nazionalista. Massimo Polledri, militante della prima ora e volto noto della Lega piacentina, già deputato e senatore, si dice “interessato e favorevole” a un’iniziativa interna al movimento, cioè il Comitato Nord lanciato in Lombardia e Veneto.
“Le sezioni emiliane non risultano ancora coinvolte – spiega Polledri – si tratta, comunque, di un percorso compatibile anche con il nostro territorio per dare un rilancio concreto al Carroccio, dopo il risultato negativo delle recenti elezioni. Bisogna scongelare la Lega Nord. La questione settentrionale è aperta, c’è un Sud che vota per il reddito di cittadinanza e un Nord che lo paga. È evidente, ci sono situazioni irrisolte”. La lotta per l’indipendenza della Padania torna di moda? “Il comitato – rimarca Polledri – non è un’iniziativa nostalgica, ma un’occasione per affrontare alcuni temi attuali. I vertici locali e regionali del partito, perciò, possono dormire sonni tranquilli”.
Chi prova a compattare la squadra nel nome del leader Salvini, invece, è il consigliere regionale e commissario emiliano Matteo Rancan.”«Ora non c’è bisogno di correnti – afferma l’esponente piacentino – questo è il tempo dell’unità e di lavorare per il bene dei nostri cittadini. L’ultima cosa positiva è quella di avere polemiche o liti interne, rischiando di fare la fine del Pd. La Lega è una”.
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