Ex ospedale militare, firmata l’intesa: al via la concessione al Comune per Medicina
24 Ottobre 2022 17:37
L’ottocentesco edificio di quello che fu il primo grande ospedale militare del Regno d’Italia sarà a tutti gli effetti concesso in uso alla città di Piacenza.
È arrivata l’ufficialità, con la firma nei giorni scorsi da parte dell’ex ministro Lorenzo Guerini al Protocollo d’intesa tra ministero della Difesa, Regione Emilia-Romagna, Comune e Ausl di Piacenza, Università di Parma, che prevede la concessione al Comune dello stabile, in uso al ministero della Difesa, per il tramite di Difesa Servizi S.p.A. (Società in house al dicastero).
Un passaggio fondamentale, che consentirà da un lato di recuperare un’opera architettonica di straordinario interesse urbano, civico e culturale, e dall’altro di rafforzare la sinergia istituzionale con l’Università degli Studi di Parma, cui saranno destinati gli spazi – a lavori ultimati – per ospitare il Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia in inglese “Medicine And Surgery”; corso attivato nell’anno accademico 2021-2022 con la collaborazione dell’Ausl e del Comune di Piacenza e con il sostegno della Regione.
Una cooperazione istituzionale che preserverà l’uso duale, civile e militare, del compendio di Viale Palmerio: 7.670 metri quadrati di superficie coperta, per un volume di circa 80mila metri cubi, e una superficie scoperta di 15.500 metri quadrati situato nel centro storico di Piacenza e dismesso nel 1993. Il Protocollo prevede infatti un progetto di riqualificazione urbana e recupero dell’esistente, e quindi niente nuovo consumo di suolo, ma rigenerazione e restituzione alla città di un edificio storico.
“Si concretizza un percorso condiviso fra il territorio, le istituzioni locali e quelle nazionali, che ringrazio davvero: in particolare l’ex ministro Guerini, l’ex sindaco Patrizia Barbieri, il rettore dell’Ateneo di Parma, Paolo Andrei, l’Ausl, così come tutti coloro che hanno reso possibile arrivare alla sottoscrizione dell’intesa- afferma il presidente Stefano Bonaccini -. Abbiamo lavorato insieme – e lo stesso stiamo facendo adesso con il sindaco Katia Tarasconi – per restituire questo edificio alla città e alla comunità, rendendolo di nuovo vivo e vissuto con un progetto ambizioso di riqualificazione. Arriva a compimento formale un percorso capace di guardare già al futuro, che mette insieme riqualificazione urbana e investimento sul sapere, visto che in questi spazi saranno trasferite le aule di un percorso di alta formazione come il corso universitario in Medicina in inglese, in un comparto fondamentale come la sanità”.
L’EDIFICIO – L’Ospedale Militare di Piacenza è un gioiello incastonato nelle vie del centro storico della città, che cela al suo interno soffitti affrescati, volte, maestose scalinate in marmo bianco, ringhiere in ferro battuto, una piccola chiesetta perfettamente conservata e un giardino. La costruzione dell’Ospedale Militare di Piacenza ebbe inizio nell’anno 1865 sull’area prospiciente il vallo e i bastioni della cinta muraria difensiva della città, ancora perfettamente conservati e custoditi attualmente nell’area militare del Polo di Mantenimento Pesante Nord. Esso presenta una forma rettangolare e conta tre piani su tre lati, mentre un lato ha un unico piano; il gran corpo di fabbrica ha il suo lato principale prospettante la città, ed è orientato a nord–est. L’Ospedale Militare cessa la sua attività e viene dismesso nel 1993; passa in gestione al Polo di Mantenimento Pesante Nord nel 1998.
IL COMMENTO DEL SINDACO KATIA TARASCONI – “La ratifica ministeriale del Protocollo d’intesa per il recupero dell’ex ospedale militare è sicuramente una tappa importante in un pluriennale percorso di rigenerazione urbana, avviato dalla precedente Amministrazione comunale, che può valorizzare al meglio, per il futuro, la presenza della Facoltà di Medicina in lingua inglese dell’Università di Parma. Un obiettivo che non si può non condividere – sottolinea il sindaco Katia Tarasconi, commentando la notizia diffusa oggi dalla Regione Emilia Romagna – ma per il quale occorre che la sinergia e l’unità di intenti dimostrate sin qui, tra tutte le istituzioni coinvolte, siano tali anche sotto il profilo delle risorse finanziarie necessarie per realizzarlo”.
“Parliamo – aggiunge Tarasconi – di un intervento di riqualificazione che si preannuncia complesso e che richiederà investimenti considerevoli, cui il Comune di Piacenza non può far fronte da solo, a maggior ragione nell’attuale contesto di crisi ed incertezza economica. Per questo confido sin d’ora che avvieremo al più presto un nuovo iter di confronto e dialogo tra tutti i soggetti che credono in questo progetto, a cominciare dal Governo, dai Ministeri della Salute e dell’Università: far crescere il corso di laurea in Medicine and Surgery significa investire su una sanità più qualificata, innovativa e di dimensione internazionale. Non solo sul futuro di Piacenza, ma su una componente fondamentale per il futuro del Paese”.
“Sono certa – conclude il primo cittadino – che anche la Regione Emilia Romagna, che sin qui ha accompagnato con grande impegno ogni passo di questo cammino, sarà al nostro fianco: per dare gambe a questo piano di recupero, che può avere un ruolo strategico per il futuro della città, è essenziale che si continui a fare squadra anche per reperire i fondi che occorreranno”.
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