Ok alla commissione delle elette: “Voce alle donne”. Ma il centrodestra si spacca
07 Novembre 2022 18:32
Centrodestra spaccato sulla nuova commissione delle elette. Oggi il fronte dell’opposizione è entrato in crisi durante il dibattito in consiglio comunale sull’istituzione di uno spazio di confronto per sole donne nell’aula di palazzo Mercanti. A scontrarsi tra le “mura amiche”, in particolare, sono state Gloria Zanardi (Fratelli d’Italia) e Patrizia Barbieri, ex sindaco e capogruppo della lista civica, protagoniste di un botta e risposta sulla mancata approvazione della commissione delle elette nel precedente mandato del centrodestra, dal 2017 al 2022. “La mia proposta era stata accolta, ma non si era poi concretizzata”, ha recriminato Zanardi. “Confermo che la nostra maggioranza aveva deciso convintamente di non seguire questa strada”, ha rivendicato Barbieri.
Stavolta invece il “parlamentino” cittadino – ora trainato dal centrosinistra – ha dato il via libera alla creazione della commissione delle elette con 23 voti favorevoli, sei astenuti e due contrari. Le rappresentanti della minoranza sono appunto finite in rotta di collisione: da una parte il sostegno profondo di Zanardi per “un’iniziativa utile ed efficace per la promozione delle politiche di pari opportunità in modo concreto, senza fossilizzarsi su azioni demagogiche o simboliche”, dall’altra le voci contrarie di Barbara Mazza (civica Barbieri-Liberi) e Sara Soresi (FdI). Secondo quest’ultima, infatti, la commissione delle elette comporterà una spesa di 500 euro circa per ogni seduta, ma ci sono temi ben più importanti a cui destinare le risorse, come il caro bollette e le baby gang”.
TENSIONE SUL GETTONE IN BENEFICENZA – Barbieri, inoltre, ha proposto di “inserire anche un rappresentante maschile per dare un contributo trasversale”. L’ex sindaco, poi, ha comunicato che il suo gruppo “destinerà il gettone di partecipazione alla commissione delle elette a favore del centro antiviolenza di Piacenza per rimarcare la vicinanza a questa realtà”. La liquidazione diretta in beneficenza da parte dell’ente pubblico non è consentita, ma i consiglieri possono provvedere personalmente a donare la retribuzione (circa 60 euro lordi per ogni seduta). Pure su questo punto, non è mancata una scintilla tra Barbieri e Zanardi. “Ritengo che la solidarietà con il gettone debba essere fatta in silenzio – ha replicato l’esponente di FdI – comunque, ben venga questo gesto purché coinvolga tutti i consiglieri e anche i compensi per altre sedute istituzionali”.
In un secondo intervento, Barbieri ha specificato che “le premesse non mi piacciono, non sono d’accordo con l’opinione che le donne possano affrontare meglio di altre certe tematiche. Le pari opportunità riguardano tutti. Ecco perché voterò a favore per una questione di rispetto e collaborerò dall’esterno, ma non mi iscriverò alla commissione delle elette”, ha concluso l’ex sindaco. Anche Federica Sgorbati ha votato a favore, pur decidendo di “non aderire alla commissione”. Un netto disco rosso, invece, da parte delle “colleghe” di centrodestra Mazza e Soresi.
ZANARDI PRESIDENTE – La presidenza della commissione delle elette – con funzioni consultive e preparatorie degli atti consiliari – andrà a Zanardi: per regolamento l’incarico spetta alla minoranza.
IL DIBATTITO – Tiziana Albasi (Pd) si è detta “convinta delle azioni propositive che questa commissione potrà mettere in campo”. Stefano Cugini (ApP) ha rilanciato “l’esigenza di rivolgersi al ministero per opporsi allo statuto della galleria Ricci Oddi che è palesemente discriminatorio per le pari opportunità, perché esclude le discendenti donne della famiglia del donatore all’interno del consiglio di amministrazione”. Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi) ha ricordato che “in passato le commissioni delle elette non riuscivano a riunirsi per dissidi tra le componenti, perché si tratta di un gioco di potere”. Il sindaco Katia Tarasconi ha puntualizzato che “c’è ancora tanto da fare, la commissione delle elette potrebbe dare voce a una metà del mondo. In Regione – ha aggiunto la prima cittadina – la commissione delle pari opportunità coinvolge sia gli uomini che le donne, parliamone. Ma affrontiamo questo tema, senza sottrarci al dibattito”.
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