Al via la mostra “Egitto svelato”. Fiazza: “Progetto pilota per eventi futuri”
09 Dicembre 2022 18:34
Manca poco all’apertura al pubblico di “Egitto Svelato” la mostra – realizzata dall’Istituto Europeo del Restauro, in collaborazione con l‘Art & History Museum di Bruxelles e l’Amministrazione Comunale di Piacenza – che da domani, fino al 26 febbraio, esporrà importanti reperti egizi tra cui sarcofagi, mummie e oggetti dei corredi funerari provenienti dalla collezione belga e da alcuni importanti musei italiani, tra cui il MANN di Napoli.
Esposizione ma non solo: l’evento è innovativo e coinvolgente perché permetterà ai visitatori di assistere dal vivo alle operazioni di restauro che giovani restauratori provenienti da varie parti del mondo realizzano sul posto, in una speciale teca trasparente e asettica, denominata modulo Europa.
Nel pomeriggio di oggi è avvenuta l’inaugurazione con il taglio del nastro alla presenza delle autorità. Particolare soddisfazione nella amministrazione comunale – il sindaco Katia Tarasconi e l’assessore alla Cultura Cristian Fiazza in primis – per il traguardo raggiunto in pochi mesi: l’idea della mostra è nata a luglio e le pratiche per ottenere l’autorizzazione al trasferimento dai rispettivi musei di reperti così preziosi richiedono tempi lunghi.
“Consideriamo esperienza organizzativa come un progetto pilota per futuri eventi – spiega Fiazza – che coinvolgano, come avvenuto in questo caso, altri assessorati e realtà pubbliche e private locali”. “E’ stato un vero lavoro si squadra e di rete di tutti i soggetti coinvolti – aggiunge il primo cittadino – ai quali va il nostro ringraziamento.
“Reperti unici e soprattutto originali – spiega il curatore della mostra Teodoro Auricchio, presidente dell’Istituto Europeo di Restauro -; è difficile dire quale sia il più prezioso perché ognuno, con le proprie unicità, lo è”.
Alla domanda del cronista, che gli chiede se creda alla maledizioni del faraoni, Auricchio risponde con una battuta: “Se dovessi guardare a tutto quello che ci è capitato in questi anni, direi di si; ma se poi guardo al successo delle esposizioni che abbiamo già fatto in Belgio e Siracusa, e ora a Piacenza, allora dico che sono maledizioni che vanno bene così”.
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