Applausi e anche un “bis”: il Rigoletto di Leo Nucci conquista il Municipale
17 Dicembre 2022 10:16
È riuscito a fare centro il “Rigoletto”, che in un freddo venerdì sera piacentino ha scaldato il cuore di un Teatro Municipale gremito. Tutti in piedi ad applaudire Leo Nucci, leggenda vivente della lirica italiana e mondiale che ha curato la regia, così come scroscianti applausi sono stati riservati ai tanti validi cantanti che hanno dato vita ad una delle opere più famose a apprezzate di Giuseppe Verdi. Si inaugura così la stagione d’opera 2022/2023 del teatro piacentino, come sempre sotto l’eccellente direzione di Cristina Ferrari.
Un allestimento che rimarrà a lungo nelle menti dei piacentini, che hanno chiesto a gran voce un bis sull’aria “Si vendetta!”, cantata dal baritono Amartuvshin Enkhbat (tra i più applauditi) insieme alla talentuosa soprano Federica Guida, rispettivamente nei ruoli di Rigoletto e la figlia Gilda.
Gloria anche per il tenore Marco Ciaponi, convincente nei panni del duca di Mantova, e del basso piacentino Mattia Denti nel ruolo di Sparafucile.
Tanti apprezzamenti anche per il coro del Teatro Municipale diretto da Corrado Casati, così come per l’Orchestra filarmonica italiana guidata al maestro Francesco Ivan Ciampa.
ALCUNE CURIOSITÀ – Tra le autorità presenti stasera c’è Luvsanvandan Bold, ambasciatore della Mongolia in Europa: questo perché Rigoletto è Amartuvshin Enkhbat e arriva dalla terra di Gengis Khan. “La lirica crea dipendenza, ovvio non per tutti”, dice intanto qualcuno mentre si toglie il cappotto. C’è il club dei 27 da Parma, c’è il circolo del tabarro, qualcuno parla inglese, chissà da dove arriva. Predomina indubbiamente il nero negli abiti scelti dal pubblico (anche la sindaca Katia Tarasconi è in total black), qualcuno azzarda gli strass. Piccola chicca: presente anche il giornalista Carlo Pellegatti, storico commentatore delle partite del Milan e inguaribile melomane.
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