Dagli sbuffi del sindaco al calcio via tablet: l’altra faccia del lungo consiglio comunale

29 Dicembre 2022 05:30

C’è chi sbuffa e chi si intrattiene con il computer, chi messaggia su Whatsapp e chi fa due passi per sgranchirsi le gambe. Del resto, la “proposta” non sembra entusiasmante: società partecipate, variazioni di bilancio e modifiche al regolamento della Tari. Argomenti noiosi, verrebbe forse da dire a chiunque. Eppure si tratta di punti importanti nella vita amministrativa di Palazzo Mercanti. Succede dunque che nel lungo consiglio comunale di ieri l’altro – una seduta fiume iniziata alle 15 e conclusa a mezzanotte alcuni eletti si lascino andare a parentesi di stanchezza e (inevitabile?) leggerezza.

Balza all’occhio, ad esempio, Filiberto Putzu (entrato di recente nell’assemblea, come rappresentante dei Liberali, quando si dimise per malattia Corrado Sforza Fogliani poi scomparso pochi giorni dopo). Per alcuni minuti il consigliere utilizza il computer, naviga su internet, trova il sito desiderato, ruota lo schermo in orizzontale per una migliore visualizzazione e guarda le azioni calcistiche della giornata di serie B, con una particolare attenzione alle sorti di Spal-Pisa. Intanto, il dibattito dell’aula prosegue. “Sono multitasking – dice Putzu a Libertà e Telelibertà – ho smorzato la noia, sempre con un orecchio a quanto accadeva, grazie al mio tablet personale navigando qua e là, sul sito di Arera, il calendario di Piacenza Expo, Whatsapp, il portale per emettere le ricette mediche online ai miei pazienti, il Pug e gli highlights di Spal-Pisa”.
Lo racconta anche sui social network: “Non credo che il testa a testa su variazioni dovute a un regolamento già in essere – si legge in un post Fb di Putzu, di professione medico di famiglia – sia utile alla crescita politica dell’assemblea, né abbia ricadute significative sulla città. La seduta è stata complessivamente noiosa, con molti interventi che replicavano cose già dette”.

Il tablet collegato alla partita di calcio – seppure per poco tempo – non è passato inosservato al consigliere comunale Massimo Trespidi (lista civica Barbieri-Liberi): “Chi viene eletto per rappresentare la collettività – dice l’esponente di centrodestra a Libertà e Telelibertà – deve svolgere il proprio mandato con la massima dedizione nelle sedi istituzionali. In consiglio comunale non bisognerebbe dedicarsi ad altre attività. Probabilmente, mentre guardava un evento sportivo con il tablet, il consigliere Putzu ha mantenuto comunque la propria attenzione sui lavori dell’aula. Non ho dubbi. Ma la politica deve dare un segnale di rispetto e rigore, a partire dai dettagli”.

Una questione di forma è stata apertamente sollevata anche da Sara Soresi (Fratelli d’Italia) sempre nel consiglio comunale di martedì. A suo parere infatti “l’atteggiamento del sindaco è poco istituzionale. Quando noi esponenti di minoranza parliamo, Tarasconi dice le parolacce e alza gli occhi al cielo. Se vuole, può uscire a bere un caffè. Se invece ritiene di restare in aula, chiedo un maggiore rispetto per le minoranze”. A queste parole così replica di Katia Tarasconi, da noi interpellata: “Non è vero, ascolto tutti per ore e ore… Durante le sedute la giunta è sempre al completo, a differenza della precedente amministrazione. Martedì l’opposizione ha fatto tutto da sola, dando un brutto esempio di politica. Certi interventi sono stati protratti inutilmente con ringraziamenti pretestuosi, senza mai entrare nel merito. Dopo un lungo dibattito sul nulla, è inevitabile lasciarsi andare. Siamo tutti essere umani. Ma il mio rispetto è indiscutibile”.

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