Cisl Parma e Piacenza, tesserati in crescita. Nel Piacentino sono 21mila
09 Febbraio 2023 10:29
Crescono i tesserati Cisl di Parma e Piacenza. Alla fine del 2022, il tesseramento ha raggiunto quota 55.643, in aumento rispetto all’anno precedente dell’ 1,12%.
Nel 2022, la CISL territoriale è cresciuta di più di 600 iscritti molti dei quali tra i lavoratori attivi, confermando la tendenza di sviluppo degli ultimi anni. Nella sola provincia di Piacenza, la Cisl conta quasi 21.000 iscritti, un dato molto rilevante.
“I numeri certificano la crescita costante della nostra Organizzazione ed il nostro radicamento consolidato all’interno del territorio – afferma Michele Vaghini, segretario generale CISL Parma Piacenza -. Devo ringraziare tutti per il lavoro svolto, dalle nostre categorie ai pensionati, dalle associazioni alle delegate ed ai delegati all’interno dei luoghi di lavoro e tutti gli operatori dei nostri servizi per il costante impegno e la professionalità che hanno sempre mostrato nei confronti delle persone che si sono rivolte a noi”.
“Abbiamo puntato molto sulla qualità del nostro sistema dei servizi a favore di lavoratori e pensionati- prosegue Vaghini – . Inoltre, nel corso dell’anno appena passato, ci sono state categorie che hanno investito su nuove figure che hanno contribuito a migliorare il tesseramento specie tra le categorie degli attivi. Le nostre categorie stanno puntando molto sulla formazione degli operatori, perché siamo consapevoli che oggi le persone vogliono risposte corrette e possibilmente immediate”.
In particolare in termini assoluti, i miglioramenti più sostenuti sono arrivati dal settore del Pubblico Impiego e della Logistica e dei Trasporti, con la Funzione Pubblica e la FIT che hanno fatto registrare un aumento rispettivamente del 12,02% e del 9,11% rispetto all’anno precedente.
Aumentano gli iscritti anche la FISASCAT (Categoria del Commercio, Turismo e servizi) e la FIRST (Bancari) confermando il trend di crescita dei settori dei servizi. Molto bene anche le categorie dell’industria come la FIM e la FAI che confermano una capacità di penetrazione delle categorie cisline in ogni settore produttivo del territorio ed a seguire tutte le altre.
“Stiamo vivendo un periodo molto complicato per il nostro Paese – conclude Vaghini -, dovuto alle conseguenze speculative prodotte dal conflitto in Ucraina che ha colpito pesantemente i bilanci delle famiglie italiane e che ha visto l’inflazione arrivare a toccare quasi il 12%, avendo serie ripercussioni sui costi dell’energia e sui generi di prima necessità. Credo pertanto che il nostro sia un ruolo di assoluta responsabilità. Dobbiamo tornare a far sì che le persone vedano nel lavoro una prospettiva di miglioramento del loro futuro. Dobbiamo partire dal rinnovo dei contratti nazionali scaduti, dal lavoro di qualità, dalla lotta alle disuguaglianze sociali ma più in generale, dobbiamo stimolare una coscienza collettiva che possa essere motore di cambiamento in questo Paese. Anche a Piacenza c’è bisogno di un sindacato forte che continui a promuovere tutele e favorire la crescita delle condizioni lavorative e sociali delle persone e che inoltre governi i processi strategici. Mi riferisco per esempio a tutta la partita delle risorse del PNRR che riteniamo essere fondamentali per la crescita del nostro territorio.
Come CISL, per il 2023 abbiamo nuovi obiettivi, a partire dall’apertura di nuove sedi all’interno della nostra provincia, più confortevoli e più accoglienti, per essere sempre più vicini alle persone. Stiamo pensando anche a nuovi servizi che possano essere attrattivi per tutta la comunità. In un mercato del lavoro in continuo cambiamento dove stanno mutando anche le tipologie professionali, c’è ancora margine per crescere in settori che hanno necessità di avere una rappresentanza sempre più specifica che risponda alle proprie esigenze anche attraverso la tecnologia, ovviamente senza tralasciare il rapporto diretto con le persone, dove il dialogo e la giusta empatia, risultano cardini fondamentali nella risoluzione dei problemi”.
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