Il ministro Lollobrigida al Dies Academicus Cattolica: “Italia in ritardo sulla siccità”
02 Marzo 2023 12:23
Con l’intervento del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, si è tenuto alla Università Cattolica di Piacenza il tradizionale Dies Academicus, iniziato con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo mons. Adriano Cevolotto.
Tra i temi affrontati dal ministro a margine della giornata c’è stato anche quello della siccità. “C’è purtroppo un ritardo enorme della nostra nazione rispetto a un’emergenza che in realtà non lo è nella sua struttura, perché gli eventi siccitosi sono ormai ciclici da vent’anni e toccano purtroppo anche regioni che non conoscevano questo fenomeno”. “In Italia – ha proseguito Lollobrigida – abbiamo una dispersione idrica enorme, arriva al 40% sul piano nazionale con punte anche del 50%, quindi ovviamente gli effetti del cambiamento climatico, al di là delle ragioni che lo producono, stanno incidendo in maniera devastante su alcuni settori, tra cui quello dell’agricoltura che usa il 53% dell’acqua disponibile ed è uno dei più colpiti. Dobbiamo agire e lo stiamo facendo come Governo per riuscire a trovare rapidamente le modalità per spendere i più di otto miliardi a disposizione del settore per questo tipo di azioni. Occorre agire sulla burocrazia e su un sistema che vede troppi livelli decisionali e quindi poca efficienza e questo lo potrà fare la cabina di regia che abbiamo messo in piedi presieduta dalla presidente Meloni e che vedrà i ministri coinvolti in termini osmotici per affrontare il tema dal punto di vista finanziario ma anche normativo. Con una prospettiva di breve periodo per riuscire ad affrontare subito il fenomeno ma poi in termini di medio-lungo periodo per agire in termini strategici perché quello è che va fatto dato che la situazione peggiorerà e non migliorerà di certo nei prossimi anni”.
Lollobrigida ha sottolineato anche l’importanza della tutela del made in Italy nel mondo. “Bisogna difendere il prodotto italiano il cui valore aggiunto è la qualità del sistema produttivo e della trasformazione – ha spiegato il ministro -. Ci stiamo difendendo in Europa ma dobbiamo anche avere la capacità di promuoverlo sempre di più spiegando agli altri abitanti del pianeta perché una cosa costa di più, che cosa c’è dietro”.
La cerimonia del Dies Academicus ha segnato l’avvio delle celebrazioni per il 70° anniversario della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali.
COLDIRETTI PIACENZA – “E’ importante l’impegno del Governo sulla semplificazione anche per accelerare la realizzazione delle infrastrutture di cui il Paese ha bisogno in una situazione in cui viene intercettata e raccolta solo l’11% della acqua piovana”. Così il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli in riferimento alle conclusioni del tavolo interministeriale sulla crisi idrica presieduto dal Presidente del Consiglio. “Finalmente – sottolinea – è stato affrontato il tema dell’acqua non solo come emergenza, ma anche per consentire la programmazione necessaria per gestire una risorsa essenziale per l’intera collettività attraverso una cabina di regia tra tutte le Istituzioni interessate a livello nazionale e territoriale. Gli agricoltori – spiega infatti il direttore di Coldiretti Piacenza – sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi civili industriali ed agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare”.
“Accogliamo con favore – sottolinea Coldiretti Piacenza – anche le parole del ministro sul tema del cibo sintetico con l’annuncio della volontà di normare il divieto della produzione, dell’uso e della commercializzazione del cibo sintetico in Italia, come richiesto dalla petizione promossa da Coldiretti, che, con la raccolta firme in corso, vuole fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del buon cibo Made in Italy, già impegnata a far fronte ai cambiamenti climatici con la siccità e ai rincari continui”.
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