Tensione in consiglio, la minoranza fa ostruzione: “Presi a pesci in faccia”

14 Marzo 2023 19:11

Clima rovente in consiglio comunale a Piacenza. Via al dibattito sugli emendamenti al Dup (documento unico di programmazione) e al bilancio preventivo 2023-2025, i primi atti politici più importanti varati dalla giunta Tarasconi. Oggi il “parlamentino” cittadino ha proseguito la discussione del testo, ma nell’arco di sei ore – complice l’ostruzionismo dell’opposizione – l’aula è riuscita ad analizzare solo quattro emendamenti su 186, tutti approvati: si prospetta quindi una seduta fiume a partire dal pomeriggio di giovedì. Un accordo tra maggioranza e minoranza, a questo punto, sembra inevitabile per provare a concludere la pratica in tempi ragionevoli.

In apertura, il centrodestra ha chiesto di sospendere i lavori dell’emiciclo di palazzo Mercanti. “Oltre il 60% dei nostri emendamenti è stato bocciato prima di approdare in consiglio – ha rilevato Sara Soresi (Fratelli d’Italia) – con motivazioni illogiche, che non ci permettono di giudicare in maniera adeguata i criteri di inammissibilità”. Energica anche la reazione di Patrizia Barbieri, ex sindaco e capogruppo della lista civica di centrodestra: “La minoranza è stata presa a pesci in faccia, senza essere messa nella condizione di lavorare al meglio. La valutazione degli emendamenti è stata presentata troppo tardi. La maggioranza ha deciso di optare per un muro contro muro, respingendo le idee costruttive dell’opposizione”. La minoranza, in altre parole, ha contestato il centrosinistra per aver accettato solo 186 emendamenti su 490 depositati, cioè proposte di modifica al testo esaminato dal consiglio.

Boris Infantino (Piacenza Coraggiosa) ha invece ribattuto che “l’ammissibilità degli emendamenti è una valutazione tecnica decisa dalla presidenza del consiglio comunale, e non una decisione politica”. Anche il capogruppo dem Andrea Fossati ha evidenziato che “alcuni emendamenti sono stati bocciati dagli uffici per ragioni tecniche”. Ad accendere la miccia, dunque, è stata l’evocazione della “tagliola”, ovvero l’eliminazione per irregolarità di un gran numero di emendamenti. Dalle fila del centrodestra, il consigliere Jonathan Papamarenghi (civica Barbieri-Liberi) ha avanzato la terza richiesta di sospensiva dei lavori, anch’essa respinta dalla maggioranza dell’aula: “Occorre convocare una conferenza dei capigruppo per esaminare il motivo per cui alcuni emendamenti sono stati ammessi e altri no, è pazzesco che il centrosinistra rifiuti il dialogo”. Pronta la risposta di Gianluca Ceccarelli (Pc Oltre): “Non è compito del consiglio comunale ragionare sull’ammissibilità degli emendamenti”.

Bilancio preventivo che, lo ricordiamo, comprende – tra le altre cose – l’aumento dell’addizionale comunale Irpef e della tassa di soggiorno destinata ai turisti negli alberghi, oltre un impegno economico maggiore per i rincari energetici, il piano assunzioni di circa 100 unità e alcuni servizi come 1,5 milioni nel settore dell’istruzione, 226mila euro per l’edilizia abitativa, 412mila euro per lo sviluppo sostenibile, 700mila euro per i trasporti e 4,2 milioni per le politiche sociali.

DIBATTITOIl dibattito è stato tutt’altro che in discesa. Lo svolgimento dei lavori è finito nel mirino dell’opposizione, con un clima di bagarre e polemiche. ”Non mi sento rappresentata dalla presidente del consiglio Paola Gazzolo” ha incalzato Barbieri, accusando la massima carica dell’aula di non essere imparziale. “Ritengo vessatorio l’atteggiamento della presidente” ha rincarato la dose Papamarenghi, conducendo l’ostruzionismo contro la maggioranza con vari interventi per fatto personale che hanno rallentato la discussione. “Non ricordo casi come questo nello scorso mandato” ha affermato Luca Zandonella (Lega), criticando il centrosinistra per il giudizio di inammissibilità destinato a oltre 300 emendamenti. Il centrodestra ha rimarcato anche la propria contrarietà all’aumento dell’addizionale Irpef.

Stefano Cugini (ApP) ha difeso gli emendamenti del suo gruppo, definendoli “un contributo costruttivo” per l’amministrazione comunale. “L’ostruzionismo lo state facendo voi, non avendo ascoltato i nostri appelli” ha aggiunto Cugini con un messaggio indirizzato alla maggioranza. “Di fronte alle vostre chiusure – ha precisato Cugini – questa è la nostra unica arma”.

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