“Acqua e crisi idrica”: incontro organizzato da Legambiente il 27 aprile
25 Aprile 2023 02:56
“Alla luce della crisi climatica in corso è possibile gestire l’acqua in modo da rispettare l’ecosistema fluviale, irrigare i campi e poter fruire dei fiumi per attività ricreative? E’ possibile irrigare senza prosciugare, come avviene ogni estate, i nostri corsi d’acqua, rispettando il Minimo Deflusso Vitale? Sempre di più la siccità mette a dura prova i fiumi, i Comuni, i cittadini, gli agricoltori e proprio per questo la strada da percorrere va trovata cercando insieme le migliori soluzioni”.
Questi saranno i temi che verranno affrontati nell’incontro pubblico organizzato da Legambiente Piacenza il 27 aprile all’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano alle ore 21 ”Acqua e crisi idrica, se è poca usiamola bene”. Ospiti della serata saranno il professor Antonio Bodini, del Dipartimento di Scienze Ambientali-Università di Parma e l’ingegner Riccardo Telò esperto in Ingegneria Idraulica Ambientale.
“Insieme a loro verranno approfonditi i temi centrali delle caratteristiche ecologiche dei fiumi e delle soluzioni per garantire la disponibilità di risorsa idrica per gli usi plurimi dell’acqua – si legge nella nota – alla luce sia dei cambiamenti climatici in corso, che hanno prodotto un innalzamento delle temperature medie e una modifica sensibile della distribuzione delle precipitazioni, sia degli studi e degli elaborati del tavolo sull’uso sostenibile dell’acqua del Trebbia del 2007 e della documentazione raccolta per il Contratto di fiume Trebbia del 2019, purtroppo mai concluso. Da anni ed ancora di più oggi, spiega Legambiente, dopo oltre 15 mesi di siccità nel bacino Padano e sulle Alpi, l’acqua si rivela una risorsa sempre più fondamentale, sia per gli usi civili, sia agricoli ma anche per l’equilibrio ecologico del territorio, una risorsa fondamentale che dobbiamo imparare a gestire in modo diverso rispetto al passato, con l’auspicio di superare la dimensione del conflitto, che ha caratterizzato la gestione dell’acqua dei fiumi e dei torrenti della nostra provincia e regione, per arrivare a soluzioni basate su analisi scientifiche ed approfondimenti tecnici dei reali bisogni e sulle soluzioni innovative da adottare. Rimaniamo convinti – prosegue Legambiente – che non serva tanto intervenire con grandi infrastrutture, quanto con una revisione a largo spettro della gestione della risorsa, attuando le buone pratiche già disponibili e rese ancor più necessarie a seguito delle innovazioni tecnologiche che i cambiamenti climatici hanno sollecitato e prodotto. Nel rispetto delle norme vigenti e tenendo conto che la tutela degli ecosistemi fluviali e della biodiversità, anche in situazioni di scarsità idrica, per il mantenimento dei servizi eco-sistemici, che sono indispensabili per la sopravvivenza umana, anche degli agricoltori e delle categorie economiche che dell’acqua fanno uso. L’agricoltura è una risorsa fondamentale per il paese ma, alla luce degli incombenti cambiamenti climatici, diventa fondamentale una modifica di paradigma e politiche sulle strategie di uso e di risparmio dell’acqua, partendo dalle scelte della Regione, cui spetta la competenza del controllo delle risorse idriche, fino ad arrivare ai Consorzi di Bonifica. Le proposte sono conosciute e in cantiere da anni, bisogna solo avere il coraggio e la volontà di affrontarle seriamente e di applicarle conclude Legambiente”.
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