“La ricchezza delle differenze”. La fotografia per dire no alle discriminazioni
03 Maggio 2023 04:00
Una sedia che conta tre gambe in salute a sostegno della quarta, armoniosa nella sua instabilità. Una foto che come spiegano gli autori Riccardo Vercesi e Michela Giorgio della classe quarta figurativo del liceo Cassinari “vuole rappresentare la lotta alla discriminazione delle persone disabili, dimostrando che le diversità sono un arricchimento perché nonostante una gamba necessiti aiuto, questo non compromette la funzione della sedia che rappresenta la società, pronta ad accogliere chiunque voglia accomodarsi”. Il “sostegno incondizionato” è la prima foto che si può ammirare all’interno della galleria Biffi Arte dov’è stata inaugurata la mostra “…ma il cielo è di tutti, la ricchezza delle differenze” ideata da Elena Cerizza con la collaborazione di Anna Caruso e Nicola Traversoni.
Una mostra con protagoniste le sensibilità e le emozioni di circa 60 studenti del liceo artistico che hanno trasformato in fotografia, e quindi in arte, la riflessione affrontata sul tema della discriminazione, in tutte le sue forme. Le fotografie parlano di identità di genere, di libertà violate, di religione, di chi accoglie la diversità e di chi la utilizza per minacciare il mondo. Metafore nate attraverso lo sguardo di giovani ragazzi capaci di andare oltre e di capire appunto “la ricchezza delle differenze”. “Un progetto trasversale che parla a tutti di tutte le possibili discriminazioni – spiega Cerizza -. attraverso gli occhi dei più giovani che con entusiasmo hanno voluto dare il loro contributo per cercare di creare un mondo migliore”.
“I ragazzi hanno affrontato tematiche che fanno parte della loro quotidianità – le parole di Nicola Traversoni, docente del liceo artistico -. La mostra è caratterizzata da un’esposizione trasversale: autoritratti, scatti astratti, immagini di vita vera e metafore con le quali gli studenti hanno raccontato i propri stati d’animo e questo credo sia l’elemento più importante”. Tra le foto emergono inni alla pace, alla libertà sessuale e condanne alla violenza di genere e ad ogni costrizione. L’iniziativa è tra quelle sorte all’interno della marcia di avvicinamento verso il Piacenza Pride.
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