Piacenza capitale del pensare contemporaneo. Tra gli ospiti anche l’intelligenza artificiale
25 Maggio 2023 19:35
E’ l’intelligenza artificiale a presentare ufficialmente il Festival del pensiero contemporaneo che si terrà dal 21 al 24 settembre nella nostra città grazie alla sinergia tra Fondazione di piacenza e Vigevano, amministrazione comunale e la collaborazione di Regione Emilia-Romagna, Provincia, Camera di commercio e Diocesi di Piacenza-Bobbio. Un festival dove si celebra il “pensare” che per il sindaco Katia Tarasconi “è una parola meravigliosa soprattutto se ci mettiamo vicino il termine insieme”.
Un festival multidisciplinare che vuole mettere in dialogo generazioni e prospettive diverse per affrontare le sfide – vecchie e nuove – della contemporaneità, ospitando a Piacenza filosofi, scienziate, sociologi, esperti di intelligenza naturale e artificiale, storiche, artisti, sportive, economisti e architetti. Piacenza diventerà luogo di approfondimento del mondo contemporaneo e delle sue molte sfaccettature. Ospiti di rilievo proporranno nuovi spunti di riflessione sul tempo presente, per ragionare anche sul futuro che ci attende. Si metteranno in dialogo con il pubblico e le nuove generazioni: l’attrice, regista e scrittrice Sabina Guzzanti; il filosofo e psicoanalista argentino Miguel Benasayag; il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco; Bel Olid dal Center for the Study of Gender and Sexuality dell’Università di Chicago; il filosofo americano di origini romene Costica Bradatan che presenterà proprio a Piacenza, in anteprima per l’Italia, il suo ultimo libro che elogia il fallimento. Attesi inoltre: lo chef tristellato Niko Romito; l’attivista Marco Cappato; Judith Wielander e Matteo Lucchetti, curatori di arte contemporanea, e in particolare del progetto che la scorsa settimana ha vinto a Venezia il Leone d’Oro 2023; la co-founder di RAME, la piattaforma che si occupa di educazione finanziaria Annalisa Monfreda.
Dal mondo dei giornali e dei libri: lo scrittore Eraldo Affinati; il giornalista Beniamino Pagliaro e la book blogger tutta piacentina Francesca Crescentini. Saranno inoltre presenti personaggi del mondo musicale, come Alex Braga tra i più importanti 10 musicisti al mondo a comporre con l’IA; il vincitore del premio per la critica di Sanremo 2021 Willie Peyote e, per il concerto dialogico previsto per la sera del 22 settembre, Eugenio Cesaro, frontman degli Eugenio in Via di Gioia. Sono questi i primi nomi di un programma più ampio e articolato, che andrà a comporre la prima edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, in calendario dal 21 al 24 settembre a Piacenza.
Il Curatore artistico del Festival è Alessandro Fusacchia, affiancato dal direttore filosofico Andrea Colamedici. In collaborazione con Editori Laterza lo “Speciale Lezioni di Storia” che entrerà a far parte della programmazione. Sarà quindi raccolto idealmente il testimone del Festival del Diritto, che si è tenuto a Piacenza dal 2008 per nove edizioni sotto la direzione scientifica di Stefano Rodotà, il nuovo evento ha l’obiettivo di creare una piattaforma per l’innovazione e il pensiero critico, che possa ispirare un futuro più sostenibile e coinvolgere persone di formazione, background ed età diverse. Un ambiente di dialogo e di scambio di idee, in cui i partecipanti possano esplorare modalità innovative di fruizione degli eventi.
“Siamo felici di annunciare che Piacenza avrà un nuovo grande festival che vuole ispirare un pensiero profondo, informato, plurale, attivo, libero, lungimirante nei partecipanti, stimolando il dibattito e la riflessione sui temi della contemporaneità. Stiamo costruendo un programma fatto di lezioni, dialoghi, laboratori, e altri formati innovativi di fruizione degli eventi per costruire una piattaforma per l’innovazione e il pensiero critico” – le parole di Fusacchia – ci immaginiamo un Festival al tempo stesso locale e nazionale, con relatori e relatrici italiani/e e stranieri/e in ascolto sul mondo, capaci di uno sguardo lungo, e disponibili a intersecarsi con altri pensatori anche distanti dal proprio campo di ricerca e azione”.
Il direttore filosofico del Festival Andrea Colamedici, sottolinea: “Oggi, davanti alle sfide interconnesse della contemporaneità, dobbiamo reimparare a pensare. Il concetto di “Pensare Contemporaneo” si riferisce all’insieme delle riflessioni, delle teorie e delle pratiche che caratterizzano l’epoca attuale. E allora come pensare il contemporaneo? Come pensare nel contemporaneo? Abbiamo più che mai il dovere, per usare le parole di un gigante del nostro tempo, il sociologo francese Edgar Morin, di “navigare oceani di incertezze attraverso arcipelaghi di certezza”, e di collegare tra loro le isole del pensiero, creando porti di senso a cui attraccare e ponti da attraversare”.
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