In arrivo edizione Geofluid da record: 385 espositori. Novità area demo live e svolta green
06 Settembre 2023 12:54
Con numeri da record mai raggiunti finora – per quanto riguarda gli espositori saliti quest’anno a quota 385, il 10%in più rispetto ai tempi pre-covid e provenienti da 26 Paesi esteri, con un’aumento del 20% dell’area espositiva e con una consistente crescita dei visitatori preregistrati provenienti da 98 Paesi esteri – è in arrivo dal 13 al 16 settembre la 24esima edizione di Geofluid, la più importante fiera internazionale dedicata alle attrezzature e alle tecnologie per la ricerca, l’estrazione e il trasporto dei fluidi sotterranei e ai comparti della perforazione, dei lavori nel sottosuolo, della geotecnica e della geotermia.
Numeri – commenta il presidente di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli – che confermano Geofluid come il più qualificato evento internazionale di questo importante settore. Un’informale certificazione di qualità che Piacenza Expo si è guadagnata nel tempo grazie all’alto livello tecnico delle aziende espositrici, alla collaborazione di università, associazioni di categoria e laboratori di ricerca, ma grazie anche alla capacità di portare sotto i riflettori a ogni edizione le principali novità in fatto di macchinari, attrezzature, progettazione, tecniche di lavorazione, con l’ulteriore valore aggiunto della salvaguardia ambientale”.
In piena transizione ecologica, infatti, Piacenza Expo ha saputo imprimere a Geofluid una concreta “svolta green”, con specifiche aree espositive ma anche con convegni e seminari tecnici espressamente dedicati alla gestione delle risorse energetiche, all’acqua, alla gestione degli inquinanti nel sottosuolo, alla tutela ambientale, alla prevenzione del rischio idrogeologico.
Tante, anche quest’anno, le sezioni tematiche che caratterizzano Geofluid: Geo Technology, con macchine e attrezzature per indagini geognostiche e fondazioni speciali; Nodi, dedicata aille macchine per perforazioni guidate e direzionali, trivellazione orizzontale, macchine spingitubo e microtunneling; Geo Tunnel, con macchine, attrezzature e strumentazioni per la costruzione di gallerie; Geo Green, tecnologie per dewatering e bonifiche, trattamenti inerti, macchinari e impianti ecosostenibili; Geo Termia, per le tecnologie relative alla produzione di energia elettrica con fluidi del sottosuolo; Geo Scambio, dedicata alle tecnologie per il risparmio energetico con scambio termico nel sottosuolo; Geo Gas, sul trasporto e stoccaggio meadstream, impianti per trattamenti di idrocarburi; Geo Water, con macchinari e tecnologie per il trattamento delle acque sotterranee.
“Quest’anno per la prima volta – precisa il Direttore di Piacenza Expo, Sergio Copelli – abbiamo realizzato un’area per le demo live. Un vero e proprio cantiere che ospiterà le innovazioni tecnologiche e i protocolli operativi, con la supervisione dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna. L’offerta di aggiornamento professionale per aziende e professionisti del settore, oltre che dalle prove in campo, sarà completata da seminari tecnici e da un ricco programma convegnistico in cui verranno approfondite e analizzate tematiche relative alle risorse del sottosuolo, all’analisi delle rocce, ai progetti europei sulla ricerca delle falde, sulla sismicità dei terreni”.
CRITICITA’ – Il successo porta sempre con sé qualche rovescio della medaglia. Nel caso di Piacenza Expo e delle fiere internazionali che ospita, come Geofluid, i punti critici sono tre: la carenza di parcheggi – e l’edizione 2023 di Geofluid, con i numeri da record che annuncia avere, non ne sarà esente -; la dimensione del quartiere fieristico, impossibilitata allo stato attuale ad ulteriori espansioni; e infine il rischio che Piacenza Expo faccia da volano per manifestazioni di caratura nazionale e oltre, che una volta raggiunta la dimensione massima che la struttura può ospitare, possano trovare accoglienza presso enti fieristici più grandi.
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