“Qui per unire, non per dividere”: in 700 da Piacenza a Roma con Cgil
07 Ottobre 2023 18:29
“Siamo qui per unire, e non dividere. Siamo quelli che pagano le tasse e mandano avanti questo Paese, e vogliamo delle risposte sui temi dei salari, dei rinnovi dei contratti nazionali scaduti, sull’inflazione che si mangia salari e pensioni. Il fatto che da Piacenza si registri una partecipazione che non si vedeva da diverso tempo ci dice che la strada maestra, quella della Costituzione attorno a cui ci siamo coagulati come sindacato e come associazione, sia quella giusta”. E’ un giudizio molto positivo quello che Ivo Bussacchini, segretario generale della Camera del Lavoro di Piacenza, che commenta così, da Roma, la manifestazione che ha visto la sua conclusione in piazza San Giovanni con le parole di Maurizio Landini.
Sono otto i pullman partiti da Piacenza, Castel San Giovanni, Bogonovo, San Nicolò Pontenure, Fiorenzuola, e un treno è stato sostanzialmente riempito dai piacentini. Oltre a simpatizzanti, attivisti e iscritti Cgil tante persone comuni, an che chi era lontano da tempo da mobilitazioni simili. Presenti i rappresentanti del “Comitato locale Piacenza per la Costituzione” a sostegno della mobilitazione, a cui partecipano, oltre alla Cgil, Libera, Arci, Anpi, Federconsumatori, Auser, Europe for peace, Articolo21 e Arcigay.
“Un corteo plurale, inclusivo, rumoroso, accogliente; positivo e avvolgente” commenta, sul pullman del ritorno, un pensionato che di manifestazioni ne ha viste parecchie.
“Chiediamo una giustizia climatica al centro dell’agenda politica, il fatto che si sfondino i 30 gradi in questo periodo, oltre ad essere un campanello di allarme, speriamo possa smuovere le coscienze delle persone” dice una 16enne che frequenta le scuole superiori ed è partita da Castel San Giovanni insieme alla sorella. “Mettere al centro dell’azione politica e sindacale la Costituzione, senza escludere nessuna forma di lotta, appare l’unica via per dare un futuro più giusto a questo Paese e all’Unione Europea” spiega ancora Bussacchini.
“Contro la precarietà, per il contrasto alla povertà, contro tutte le guerre e per la pace, per l’aumento dei salari e delle pensioni, per la sanità e la scuola pubblica, per la tutela dell’ambiente, per la difesa e l’attuazione della Costituzione contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare” scandisce dal palco Landini. Due i cortei che intorno alle 11:30 sono partiti da Piazza della Repubblica e da Piazzale dei Partigiani, per arrivare a Piazza San Giovanni. Alla fine saranno centomila i partecipanti. Diecimila dall’Emilia-Romagna.
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