Bilancio, Perini rivendica l’aumento Irpef. Centrodestra insorge: “No, ingiustificato”
23 Ottobre 2023 16:02
Si erano seduti sui gradini nel centro storico di Piacenza nel 2020, durante il periodo di pandemia da Covid. Ma un’ordinanza emanata dall’ex sindaco Patrizia Barbieri, particolarmente discussa e controversa, vietava espressamente di occupare le scalinate per evitare gli assembramenti, perciò i giovani erano stati multati dalla polizia locale. “Il provvedimento però non era segnalato sul posto, ma solo sui mezzi di informazione, quindi i ragazzi sanzionati, in sede di udienza davanti al Giudice di pace, hanno ottenuto l’annullamento della multa con un rimborso delle spese legali pari a 321 euro”. Lo ha comunicato il vicesindaco Marco Perini nel consiglio comunale di oggi, presentando una delibera per fare fronte alla piccola spesa imprevista. Diverse persone, tre anni fa, avevano criticato aspramente la misura anti-gradini varata dalla precedente amministrazione comunale di centrodestra per contenere la diffusione del virus, ed ecco dunque uno sviluppo legale che si è trascinato fino ad oggi.
Il consiglio comunale si è poi concentrato sulla variazione di bilancio promossa dalla giunta Tarasconi e approvata con 20 voti favorevoli, nove contrari e un’astensione, che prevede – tra i vari punti – un ulteriore contributo di 320mila euro alla galleria d’arte moderna Ricci Oddi, in aggiunta alla somma di 200mila euro già stanziata dall’ente pubblico per il 2023 per coprire i costi del museo di via San Siro (in particolare le utenze, illuminazione, riscaldamento d’inverno e aria condizionata d’estate), nonché 80mila euro circa per installare due semafori a chiamata, uno in piazzale Marconi e l’altro tra l’università Cattolica e il collegio Alberoni, allo scopo di risolvere alcune criticità viabilistiche. La “manovrina” include poi 800mila euro per la manutenzione stradale (a partire da via XXI aprile e via Portapuglia), 1,9 milioni per il recupero delle ex scuderie di Maria Luigia in piazza Cittadella, 1,6 milioni per la nuova scuola media con palestra nell’ex Laboratorio Pontieri, 87mila euro per opere di sistemazione nella biblioteca Passerini Landi e 220mila euro per il Palabanca.
“Sì, si poteva fare a meno dell’aumento dell’addizionale Irpef – ha osservato il vicesindaco Perini – ma tutti questi interventi non sarebbero stati possibili. L’incremento delle aliquote ha rappresentato una scelta giusta per evitare una politica di contenimento, ma di espansione e crescita della città”. Nicola Domeneghetti (FdI) ha però obiettato: “L’amministrazione Tarasconi aveva detto che l’aumento dell’Irpef sarebbe servito a promuovere il piano delle assunzioni e a fronteggiare il rincaro delle utenze. Ma questa variazione attesta proprio un risparmio complessivo di 1,1 milioni su luce e gas rispetto alle stime iniziali del 2023”. Sempre dai banchi dell’opposizione, Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi) ha criticato la gestione del bilancio: “Con un avanzo pari a 20 milioni di euro, la giunta Tarasconi è riuscita comunque ad aumentare le tasse per tre motivi, cioè i maggiori finanziamenti per il Pnrr che però hanno impiegato solo quattro milioni di euro, il piano del personale che ha comportato una spesa aggiuntiva di soli 1,1 milioni e i rincari delle utenze che erano stati sovrastimati. Il centrosinistra, dunque, ha mentito ai piacentini”. In maggioranza Boris Infantino (Pc Coraggiosa) ha difeso la politica finanziaria dell’amministrazione Tarasconi: “Non siamo conservatori, spendiamo per il sociale, la cultura, gli interventi pubblici, il personale e gli altri servizi a beneficio della collettività. L’aumento dell’Irpef è stato funzionale a gestire in modo più ampio una serie di opere da portare a termine, e la bontà della scelta è dimostrata dal lungo elenco di iniziative previsto dalla giunta comunale”.
Sull’avanzo di bilancio – definito “abnorme” da Barbara Mazza (civica Barbieri-Liberi) – Luca Dallanegra (Per Piacenza) ha ammesso “un’incapacità dell’ente a spendere le risorse, che arriva da lontano e che non si può risolvere in pochi mesi, utilizzando totalmente le somme disponibili”. Il sindaco Katia Tarasconi ha rimarcato che “dei 20 milioni totali, solo 1,7 milioni sono effettivamente liberi, gli altri sono già finalizzati a interventi precisi. Vogliamo una città che cresce e pianifica”. E rispetto all’Irpef, che “nulla c’entra con la variazione”, Tarasconi ha detto che “nonostante l’aumento dell’addizionale comunale, ci sono difficoltà a far quadrare i conti sulla spesa corrente in vista del prossimo bilancio previsionale”.
Patrizia Barbieri, ex sindaco e capogruppo della civica di centrodestra, ha preso la parola in merito allo stanziamento aggiuntivo per la Ricci Oddi, sottolineando che le nuove risorse economiche non bastano “in assenza di una visione” per l’ente: “Tutti gli sforzi sono concentrati sullo statuto del museo, e non su nuovi progetti per attirare i visitatori”. Secondo il suo collega di opposizione Jonathan Papamarenghi, “i fondi dedicati alla Ricci Oddi sono adeguati in caso di un riscontro progettuale, ma oggi non ci sono iniziative e ogni domenica ci sono solo 20-30 visitatori, a differenza degli oltre 1.500 che venivano richiamati durante la mostra di Klimt”. Critiche anche da parte di Filiberto Putzu (Liberali): “Non mi sembra che il neopresidente Jacopo Veneziani e la direttrice Lucia Pini abbiano dato una marcia in più alla galleria”. Andrea Fossati, capogruppo del Pd, ha replicato: “La nuova governance della Ricci Oddi crede parecchio nel dialogo con la città, a partire dai giovani”. E Tiziana Albasi (Pd) ha aggiunto: “Tutte le amministrazioni si sono sempre impegnate per la Ricci Oddi. Il presidente e la direttrice saranno ascoltati in commissione per approfondire i loro progetti, ma non sono in discussione”.
BILANCIO: DALLA METRO LEGGERA ALL’ASP – In variazione trova spazio il nuovo collegamento di trasporto pubblico con bus elettrici e corsie riservate tra la stazione, il polo universitario della Cattolica e la sede del futuro nuovo ospedale tra Madonnina e Farnesiana: dei 26 milioni di finanziamento ottenuti dallo Stato, vengono inseriti 64mila euro nel 2023 e 5,4 milioni negli anni successivi, più 4,9 milioni per l’acquisto dei bus elettrici.
Il Comune, inoltre, deve versare 1,3 milioni di arretrati all’Agenza del Demanio per mancati introiti dal 2015: lo Stato aveva ceduto alcuni immobili a Piacenza attraverso il meccanismo del federalismo demaniale, ma ora pretende che venga versata una quota delle entrate che quei beni garantivano.
E una nuova voce di spesa permetterà di affidare un incarico esterno a “un soggetto che affianchi l’ufficio Tributi del Comune per cercare di intercettare e ristrutturare la modalità di verifica e analisi della situazione immobiliare dei cittadini relativamente all’imponibilità per la Tari e l’Imu”.
Sul fronte di Asp, l’Azienda dei servizi alla persona partecipata dal Comune al 95%, si registra una perdita nel 2022 decisamente inferiore rispetto alle previsioni: 52.500 euro a differenza degli 881mila euro inizialmente calcolati, perciò la differenza di 828.500 euro è stata svincolata e fatta confluire nell’avanzo disponibile. All’Asp spetta però un aumento per contributi di 95mila euro.
“DIMENTICATO LO SKATE PARK” – Slitta la costruzione dello skate park in via Penitenti alla Farnesiana: la previsione di spesa per il nuovo impianto (100mila euro nel 2023 e 200mila negli anni successivi) è stata rimossa dal bilancio, come evidenziato da Luca Zandonella (Lega). Il vicesindaco Perini ha rassicurato che “l’intervento sarà realizzato nel 2024”.
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