Da internet alla carta, sette giorni di umorismo con la pagina di Piacenza Memes
17 Novembre 2023 04:24
Prende in via Sabato 18 novembre, dalle pagine di Libertà la rubrica “Sette giorni di meme”, l’umorismo del web e dei social trasposto sulla carta da Gabriele Paratici e Nicola Takhta-Bornian, il fondatore e gli admin (in gergo gli amministratori) di Piacenza Memes.
Piacenza Memes è una pagina social presente sui canali Facebook, Instagram e Tik Tok che ha come obiettivo principale quello di portare leggerezza e risate attraverso un’ironia mirata al territorio e a tutto ciò che è piacentino. Al tempo stesso i due gestori non nascondono l’ambizione di candidarsi come veicolo di promozione delle eccellenze locali (che sono tante): gastronomiche, artistiche o culturali.
Come fare tutto questo? Attraverso i Memes appunto, che nient’altro sono che fotografie o video integrati con una frase d’impatto, principalmente di natura comica. L’unione tra un’immagine che spesso diventa iconica o facilmente riconoscibile tratta da programmi tv, film o semplicemente diventata virale, con una scritta che ne amplifica l’effetto. “Possiamo dire che è la comicità del nuovo millennio – spiegano gli admin -. E’ una vignetta facilmente interpretabile da chiunque ne conosca o riconosca le regole base”.
“Noi, rispetto alla “concorrenza”, abbiamo voluto sottolineare il nostro territorio, la nostra piacentinità – proseguono Paratici e Takhta-Bornian -. Scherzandoci sopra ma anche valorizzandola. E infatti uno dei punti di forza della pagina è sicuramente l’esaltazione del campanilismo in competizione con le realtà limitrofe (Cremona, Parma, Lodi, sempre che si possano chiamare città, ovviamente) . Ma il punto cardine rimane la presa in giro dei difetti e delle abitudini dei piacentini. Una stella polare attraverso la quale esprimere un velato spirito critico pregno di ironia. Con l’ambizioso e complesso obiettivo di prendersi tutti un po’ meno sul serio. Persino i Piacentini. Perché unire le forze con Libertà? Perché l’unione fa la forza, perché un sorriso è universale, ma soprattutto perché il mondo della carta stampata e quello dei social, paradossalmente, hanno lo stesso obiettivo: informare, intrattenere, far riflettere e a volte anche sorridere e divertire”.
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