Rinunce di cani, minoranza: “Tariffe più alte, si fa cassa. Infantino: “No, prevenzione”
11 Dicembre 2023 12:52
Centrodestra all’attacco sul bilancio di previsione 2023-25: “La giunta Tarasconi punta sul potenziamento della lotta all’evasione fiscale, eppure ha aumentato l’addizionale Irpef” è la sintesi della contestazione politica mossa dalle minoranze nell’aula di palazzo Mercanti. Così oggi, nel consiglio comunale di Piacenza, si è aperto il primo capitolo della lunga discussione sul bilancio preventivo. Spazio alla discussione generale, mentre lunedì prossimo i lavori riprenderanno con la presentazione degli ordini del giorno.
Sono 383 gli emendamenti avanzati dai gruppi di opposizione, di cui 358 al Documento unico di programmazione (Dup) e 25 al documento contabile vero e proprio. La quota più consistente (253) è targata Fratelli d’Italia, il gruppo dei Liberali Piacentini ne ha prodotti 8, la civica di centrodestra Barbieri-Liberi 46, la Lega 51, Alternativa per Piacenza 23 e due della giunta. Proposte di modifica allo strumento strategico dell’amministrazione Tarasconi che risultano ben al di sotto delle 490 che erano state depositate al bilancio 2022-24, quando l’emiciclo cittadino aveva registrato un duro scontro tra maggioranza e opposizione. Ma il numero resta consistente: se si andasse a esaminare gli emendamenti uno alla volta nel segno dell’ostruzionismo, la discussione rischierebbe di protrarsi a dismisura, vanificando l’obiettivo dell’amministrazione comunale di approvare la manovra economica entro il 31 dicembre.
Per quanto riguarda l’Imu, il bilancio prevede un incremento rispetto all’anno scorso – per effetto della lotta all’evasione fiscale – di 3,9 milioni di euro: dai 30,1 milioni del 2023 ai 31 milioni del 2024. E a proposito delle tariffe sui rifiuti urbani, cioè la Tari, la previsione di introito – legata al recupero del sommerso – risulta aumentata a 750mila euro. “Se avete l’obiettivo politico di combattere l’evasione, con il potenziamento dei controlli, perché allora avete ritoccato al rialzo l’addizionale comunale Irpef nei mesi scorsi?” ha incalzato Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi), rivolgendosi al sindaco e agli assessori.
Va ricordato che, attraverso la ridefinizione delle aliquote Irpef, Palazzo Mercanti incassa 4,3 milioni in più. L’addizionale è stimata in oltre 13 milioni nel 2024. “Ma se ci fosse il centrodestra, questa esplosione di entrate sarebbe accompagnata dalla riduzione delle tasse. Con il centrosinistra, invece, succede il contrario” ha attaccato Nicola Domeneghetti (FdI). Il quale, poi, ha dettagliato un indicatore – da lui stesso calcolato – sulla pressione fiscale, che “per un residente piacentino è più alta del 47 per cento rispetto a un cremonese e del 41 per cento rispetto a un parmigiano. Se la nostra città volesse allinearsi alla pressione fiscale di Parma – ha proseguito Domeneghetti – il Comune dovrebbe rinunciare a 20 milioni di euro, cifra che si potrebbe recuperare dalla diminuzione della spesa corrente, incredibilmente più alta a differenza di altre realtà più virtuose. Ma l’amministrazione Tarasconi utilizza le risorse in lungo e in largo, invece di intervenire sugli sprechi”. Luca Dallanegra (Per Piacenza) ha ribattuto a Domeneghetti: “La pressione fiscale non viene misurata anche sull’Imu, ma dall’aliquota sul reddito, l’Irpef appunto, che a Parma ammonta ai massimi”.
Previsto un leggero aumento degli incassi dalla tassa di soggiorno: dai 330mila euro del 2023 ai 440mila euro del 2024. Il bilancio, inoltre, indica nella cifra di 5,7 milioni (+250mila euro) l’introito per le contravvenzioni a fronte della capacità – così viene annunciata – di potenziare le verifiche grazie alle nuove strumentazioni tecnologiche e all’assunzione di 17 agenti. In incremento anche i proventi dalla rimozione dei veicoli (100mila euro all’anno) grazie al miglioramento del servizio. Luca Zandonella (Lega), tuttavia, ha rilevato che “ci sono molte voci in entrata dal recupero dell’evasione fiscale, ad esempio dalle sanzioni e dalla tassa di soggiorno, a riprova dell’inutilità dell’aumento dell’addizionale Irpef deciso dalla giunta Tarasconi”.
“VIABILITÀ TRASCURATA” – Sara Soresi, capogruppo di FdI, ha bocciato il bilancio di previsione 2023-25 del centrosinistra: “Alla viabilità sono riservati solo cinque milioni, una cifra bassa in considerazione delle esigenze della cittadinanza. Anche le risorse per la sicurezza sono insufficienti: proponiamo l’istituzione dei vigili di quartiere che coprano i turni notturni”.
“MENO RISORSE PER LE MENSE” – Luigi Rabuffi (ApP) ha segnalato che “si riduce il tasso di copertura delle mense scolastiche, pari al 68 per cento nel 2023 e ora, nel 2024, al 65%. La differenza a carico delle famiglie è di 1,9 milioni”.
“TARIFFE PIÙ ALTE PER CANI E GATTI” – Federica Sgorbati (civica Barbieri-Liberi) ha puntato il dito contro “l’aumento delle tariffe per le rinunce di proprietà e il recupero degli animali domestici” denunciando che “la giunta Tarasconi ha portato i costi all’utenza per la cattura dei cani da 21 a 30 euro, poi da 2,65 a 10 euro al giorno per la restituzione di un cane custodito nel canile municipale, da 120 a 500 euro per la rinuncia a un cane. Si punta forse a disincentivare gli abbandoni? Non si tiene conto, però, che ci sono situazioni di impossibilità sopraggiunta, come quelle degli anziani costretti a entrare in casa di riposo, dove gli animali non sono ammessi”. Boris Infantino (Pc Coraggiosa) ha replicato: “Questa decisione serve a responsabilizzare i proprietari sull’abbandono degli animali. L’incremento delle tariffe non vuole rimpolpare il bilancio, ma tutelare maggiormente i cani e i gatti”.
“TROPPI SOLDI SUL SOCIALE” – Patrizia Barbieri, capogruppo della civica di centrodestra, ha osservato: “L’ulteriore spesa di 13 milioni prevista sul sociale è enorme, nonostante questo settore sia già gravoso per il bilancio dell’ente. E non è detto che i servizi siano potenziati, ne è un esempio il mancato potenziamento del telefono rosa contro la violenza sulla donne”.
Andrea Fossati, capogruppo del Pd, ha difeso le politiche dell’esecutivo di centrosinistra, in primis sul fronte fiscale: “Per evitare l’aumento dell’addizionale Irpef, l’ex giunta Barbieri aveva venduto alcune quote di Iren. Noi abbiamo deciso di ragionare in maniera strutturale, e non sul contingente. Molte partite urbanistiche sono state sbloccate, vogliamo cambiare volto alla città e siamo solo all’inizio”. Riguardo la spesa per il sociale, Fossati ha ribadito che “si mira a rispondere in modo adeguato ai cittadini più bisognosi, ma c’è un forte problema legato alle erogazioni in calo da parte di Stato e Regione”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE