Il sindaco: “Da gennaio militari non solo in stazione”. Ipotesi controlli sul Facsal
19 Dicembre 2023 10:34
La discussione sul bilancio di previsione 2024 è entrata nel vivo ieri in consiglio comunale con l’esame degli ordini del giorno (odg), documenti di indirizzo presentati dalle forze politiche. Uno di questi, avanzato da Luca Zandonella (Lega), ha toccato il tema sicurezza chiedendo che i militari assegnati dal governo a Piacenza in servizio di pattugliamento da novembre estendano il perimetro dei loro controlli dalla zona della stazione, come previsto sin qui, ad “altri luoghi della città» dove «sarebbero opportuni”. Il sindaco Katia Tarasconi ha fatto sapere che con l’arrivo nelle scorse settimane del nuovo prefetto Paola Ponta “si è detto di lasciare fino alla fine dell’anno le cose come adesso, e con il 2024 valutare se indicare altre zone”, ad esempio il Facsal.
A rilento l’inizio di discussione sul documento contabile: di 16 ordini del giorno, 12 dei quali della minoranza con FdI a fare la parte del leone, ieri ne sono stati esaminati solo 7. Ad allungare i lavori l’utilizzo da parte dei tre esponenti di FdI – Sara Soresi, Nicola Domeneghetti, Gloria Zanardi – di tutti i tempi di intervento a loro disposizione, una condotta, rafforzata in apertura di seduta da mozioni d’ordine e richieste di sospensiva, che ha dato l’idea di un vero e proprio ostruzionismo. Strategia che, se ha visto allinearsi di buon grado Zandonella, non pare avere convinto il resto del centrodestra: la civica Barbieri-Liberi si è distinta, non facendo mistero di prendere sul serio la richiesta di collaborazione arrivata da giunta e maggioranza, al fine anche di non vanificare un obiettivo – l’approvazione della manovra 2024 entro il 31 dicembre – indicato da un decreto emanato in luglio dal governo Meloni. E se la linea ostruzionista non dovesse rientrare, con 339 emendamenti da discutere dopo gli odg la maggioranza avrebbe di che faticare per centrare quell’obiettivo. Al momento sono programmate due sedute: una oggi dalle 14 alle 21, l’altra giovedì dalle 14 a oltranza, cioè fino al voto finale, con il centrosinistra che si è impegnato a ritirare i suoi quattro odg.
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