Il Balletto del Sud porta oggi al Municipale la Parigi dei sogni e delle illusioni
14 Gennaio 2024 04:36
L’avvio della Stagione “Danza” della Fondazione Teatri di Piacenza si orienta verso un dinamico balletto in un atto, “Gaîté parisienne”, in programma domenica 14 gennaio, alle 16.00 al Municipale. Protagonista il Balletto del Sud con le affascinanti coreografie di Fredy Franzutti, accompagnato dalle vivaci note del compositore tedesco Jacques Offenbach che le dedicò alla vibrante Parigi del XIX secolo, sua patria d’adozione. Lo spettacolo si dipana attraverso diversi quadri, ricreando le atmosfere della Belle Époque, un periodo di grande splendore in cui Parigi regnava incontrastata come capitale della cultura e della mondanità. L’effervescenza di quegli anni alimentò la creatività di una società desiderosa di abbracciare l’avvento del nuovo secolo. Le invenzioni meccaniche, le esposizioni universali e l’elettricità, percepita come adrenalina collettiva ed economica, contribuirono a generare una sensazione di libertà nei costumi di una società ottimista riguardo al progresso.
Questo periodo di intensa vitalità è abilmente ritratto da Toulouse-Lautrec (1864 – 1901), dove la provocazione erotica diviene simbolo di un momento storico ed estetico unico. La rappresentazione dell’epoca porta con sé una rapida emancipazione sociale delle donne, che si affermano come protagoniste nei teatri, nei caffè, nei locali, assumendo ruoli diversificati come chanteuse, attrice, cancaneuse, ballerina, modella, acrobata. Si delineano figure sociali nuove che padroneggiano ruoli sia subalterni che dominanti, trasformandosi in simboli di una società in evoluzione. Sotto la guida di Franzutti sin dalla sua fondazione nel 1995, il Balletto del Sud ha consolidato la sua posizione come una delle compagnie di danza più significative in Italia. Oltre alla creazione di spettacoli per rinomati teatri e fondazioni liriche, Franzutti ha sapientemente assemblato un ensemble composto da 28 talentuosi artisti provenienti da diverse parti del globo. Tra di essi, alcuni eccellono nell’interpretazione di ruoli principali con una sorprendente maestria.
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