Meno circhi con animali, ok al regolamento. Minoranza titubante: “Misura illiberale”
15 Gennaio 2024 17:24
Stop all’uso degli animali nei circhi per “evitarne lo sfruttamento”. Sì, ma “queste misure incrementano la burocrazia e ostacolano lo svolgimento degli spettacoli viaggianti”. Bene o male d’accordo sul contenuto, pur fortemente lontani sulla forma: i gruppi di maggioranza e minoranza, in consiglio comunale a Piacenza, si sono oggi scontrati sul nuovo regolamento per i circhi con animali al seguito, da poco licenziato dalla giunta Tarasconi e approvato dall’emiciclo cittadino. Si tratta di un testo fortemente voluto dall’assessore al benessere animale Serena Groppelli che contiene prescrizioni rigide sull’ottenimento delle autorizzazioni, sulla tutela e la custodia degli animali e sulla sicurezza.
Il Comune non può vietare l’utilizzo di animali nei circhi, la competenza spetta al Parlamento. Ma l’amministrazione Tarasconi cerca di limitarlo. Ed ecco, dunque, uno dei passaggi chiave del nuovo regolamento: “In caso di plurime domande per lo stesso periodo, il Comune ha facoltà di scegliere una determinata attività, in relazione al tipo, all’importanza e all’interesse per la città. Costituisce titolo preferenziale non utilizzare o esporre animali. A parità di requisiti, la preferenza è accordata ad attività che risultino utilizzare il minor numero di animali nel loro spettacolo”.
DIBATTITO – “Gli animali nei circhi mi fanno pena – ha premesso Barbara Mazza (civica Barbieri-Liberi) – ma questo regolamento è bizantino, alla faccia della semplificazione, perché prevede una serie di istanze e autorizzazione che ostacolano gravemente lo svolgimento degli spettacoli viaggianti. Il regolamento dell’ente locale ignora il diritto costituzionale all’iniziativa economica”. E Patrizia Barbieri, ex sindaco, ha aggiunto: “C’è una tradizione circense che può piacere o meno, in base alle singole sensibilità. Anch’io spero che un codice a livello nazionale contrasti l’utilizzo degli animali. Ma il Comune non può tentare di scoraggiare un settore di imprese consentito dalle norme in vigore, i privati faranno ricorso”.
“Perché invece il nuovo regolamento non è valido per gli artisti di strada?” ha incalzato Luca Zandonella (Lega). “Limitare la vita imprenditoriale delle attività circensi è scorretto” ha detto Filiberto Putzu (Liberali), mentre Luigi Rabuffi (Alternativa per Piacenza) ha rimarcato che “la pubblica amministrazione non può darsi lo scopo di danneggiare una categoria”.
Dalla maggioranza, Sibilla Brusamonti (Per Piacenza) ha ribattuto: “La maggior parte della popolazione è favorevole all’eliminazione degli animali dai circhi, ridotti ad automi e costretti a vivere in ambienti inadatti, con condizioni igieniche spesso scarse, poca luce, spazi ridotti e metodi di addestramento mortificanti”. Il capogruppo dem Andrea Fossati ha rivendicato questo regolamento “in linea con gli impegni elettorali” e ha definito “anacronistico il circo con animali”, perciò si vuole “rendere più complesso” l’iter autorizzativo al fine di “disincentivare la presentazione delle domande di queste imprese nella nostra città”. Il sindaco Katia Tarasconi ha difeso il provvedimento: “Non ho mai portato i miei figli a vedere il circo con animali. Certo, questo regolamento non rappresenta la panacea di tutti i mali e non nasce per impedire a questi spettacoli di svolgersi a Piacenza. Poniamo però le basi per fissare alcune regole da rispettare”. La prima cittadina ha poi condiviso la proposta di Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi) di predisporre una risoluzione bipartisan per sollecitare il governo nazionale a varare una misura definitiva per lo stop ai circhi con animali.
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