Tarasconi: “Cultura, ricerca e innovazione prioritarie per far crescere la città”

09 Febbraio 2024 19:08

La firma del protocollo tra il Comune di Piacenza e le realtà universitarie, alla presenza del ministro Anna Maria Bernini, è stato salutato con grande entusiasmo da tutti i firmatari.
“Si tratta – sottolinea il sindaco Katia Tarasconi –di un vero e proprio patto territoriale per il riconoscimento e la promozione di Piacenza come città universitaria. Un progetto di crescita che trova il proprio fondamento nelle solide relazioni già in atto tra gli enti firmatari, nei progetti condivisi mirati a valorizzare un’offerta formativa di altissimo livello e in quella cultura della ricerca scientifica, dell’innovazione e della sostenibilità che questa Amministrazione ritiene un obiettivo strategico e prioritario, in linea con l’Agenda 2030 che abbiamo assunto come un faro per il nostro mandato e per la quale abbiamo fortemente voluto istituire una delega ad hoc. Ringrazio tutte le autorità e le rappresentanze del territorio intervenute in questa occasione così significativa: crediamo molto nel ruolo di regia che il Comune può svolgere per lo sviluppo del sistema universitario locale, ma in questo coordinamento è fondamentale il contributo di tutti gli attori che possono portare competenze e risorse”.
Plauso anche dal presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “Investire nei talenti e nel capitale umano è l’unica strada che i nostri territori possono intraprendere se vogliono continuare a competere con le aree più avanzate del mondo”.
Tra il pubblico in sala, anche una rappresentanza degli studenti universitari coinvolti nel Tavolo comunale loro dedicato, previsto nel Protocollo. “Questo atto – rimarca l’assessore a Politiche giovanili, università e ricerca Francesco Brianzi – nasce soprattutto per loro, per i giovani che devono essere al centro della visione e dell’impronta che vogliamo dare al futuro della nostra comunità”.

Particolarmente fiero il piacentino Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica: “È motivo di orgoglio e soddisfazione partecipare a questo evento che si colloca 70 anni dopo la scelta dell’Università Cattolica di avviare a Piacenza un percorso di studi in Scienze agrarie nell’immediato dopoguerra. Quindi è per noi un onore essere parte attiva di questa collaborazione all’interno di questo sistema con le nostre facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, di Economia e Giurisprudenza e di Scienze della formazione”.
“Grazie a questo accordo, il Politecnico di Milano, presente a Piacenza dal 1997, rinnova il suo impegno a favore di una cultura universitaria che è sempre più sinonimo di attrazione, vivacità e inclusione. Iniziative come questa sono frutto di una collaborazione estesa; pensate e messe in atto perché i giovani scelgano di rimanere sul territorio”, commenta Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano.
Il rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli elogia il progetto: “Garda con lungimiranza al futuro e che poggia le sue basi sulle qualità espresse dal sistema universitario e dal sistema regionale. La città universitaria “vera” accoglie e include nel suo tessuto la popolazione studentesca, fa comunità, perché ne percepisce e ne apprezza le ricadute sul territorio, il valore culturale e sociale, la dinamicità e freschezza che portano le e i giovani, la vivacità e il beneficio, anche economico, che la presenza dell’Università produce”.
Infine, il presidente del Conservatorio Nicolini Massimo Trespidi ricorda l’importanza di questo patto: “È propedeutico all’avvio di importanti progetti di collaborazione tra i diversi istituti universitari; progetti di collaborazione che il Conservatorio Nicolini di Piacenza ha già avviato come ad esempio quello con l’università Cattolica”.

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