Lo specchio di Piacenza, il cantautore Barocelli: “La musica è una scuola di vita”

13 Febbraio 2024 23:00

La musica non si limita a essere una sequenza di note e accordi: è piuttosto una potente forma di condivisione che ci offre preziose lezioni. Questo concetto è stato vissuto in prima persona da Roberto Barocelli, il cantautore piacentino che si è preso la scena durante la quarta puntata de “Lo specchio di Piacenza”, il format settimanale di Telelibertà, curato e condotto dalla direttrice Nicoletta Bracchi.

Il rocker nostrano ha aperto, dallo Spazio Rotative, lo scrigno dei ricordi raccontandosi senza filtri con lo sguardo che si perdeva nelle istantanee dell’esistenza, la sua. La passione per Frank Sinatra, gli anni con la fidata Barock Band, la popolarità in Tv con The Voice Senior. Gli esordi da piccolissimo, con il battipanni usato come chitarra, e poi la “Corrida” alla radio (“Trasmissione seguitissima negli anni ’60 e ’70. Mezza città di Piacenza fuori ad aspettare il mio ritorno, pathos incredibile, gli altoparlanti della stazione trasmettevano la mia esibizione in loop”) e gli incontri che gli hanno disegnato il destino.

“Ho scoperto l’amore incondizionato per la musica da bambino – ha spiegato il “Baro” alla direttrice Bracchi – la mia prima fan è stata la mamma. Ascoltavamo Sinatra anche perché era l’unico disco che girava per casa. La musica è una scuola di vita incredibile, quando ti incontri una volta sul palco o in studio di registrazione nasce una sorta di fratellanza”. Barocelli e la sua prima sfida canora alla “Mascherina d’oro” del teatro al Municipale: “Un concorso, molto seguito negli anni ’50\60, ha visto emergere talenti come Marina Fiordaliso, una delle mie più care amiche. Cantai “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”.

Nel 2022 la partecipazione a The Voice Senior: “Un’opportunità unica che mi ha visto brillare nel team di Orietta Berti, donna fantastica, con una vitalità contagiosa, tra una prova e l’altra dettava la ricetta dei tortellini”. C’è nella vita del “Baro” chi gli offre una prospettiva preziosa e genuina sull’arte che ama: “Mia moglie Giorgia rappresenta il ‘pubblico più severo’. Pur non essendo una musicista propone un punto di vista spesso illuminante. I miei figli, Massimiliano e Martina mi sono sempre vicini, ascoltano la mia musica e io ascolto la oro, dal rap alla trap”.

Parlando di gioventù, negli ultimi anni Barocelli ha ottenuto un notevole successo con i ragazzi del Liceo Gioia, coinvolgendoli in uno spettacolo dedicato alla storia del rock. “Quest’anno è il terzo anno che lo replichiamo con la band e Simone Tansini nel ruolo di narratore. Grande soddisfazione, clima vero, le classi quinte e i docenti coinvolti, musicisti entusiasti”. Tra gli aneddoti è spuntata “l’origine” piacentina di “Easy lady” di Ivana Spagna: “Il mio primo disco l’ho fatto nell’allora studio di Ivana. L’accompagnavo nelle radio a promuovere ‘Easy lady’, ancora prima che diventasse una hit mondiale. Siamo stati anche a Radio Sound”.

La direttrice Bracchi strappa una promessa a Roberto: “Tornerò in questi studi con gli amici musicisti con cui ho realizzato, nel 2018, un progetto benefico per ‘La casa di iris’: da Fiordaliso a Marco Rancati, da Umberto Dadà a Matteo Magni a Francesco Zarbano. E questa volta tornerò per suonare una delle mie chitarre da collezione”. La versione integrale delle puntate è disponibile on demand sul sito teleliberta.tv.

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