“Stop burocrazia e misure per il reddito”: Coldiretti Piacenza a Bruxelles
26 Febbraio 2024 12:36
Anche Coldiretti Piacenza è scesa in piazza a Bruxelles con una nutrita delegazione di giovani per manifestare in occasione del Consiglio dei Ministri agricoli sulla proposta di semplificazione della Pac.
Le richieste – Stop alla burocrazia e all’aumento dei costi che danneggiano gli agricoltori italiani, incrementare gli aiuti alle aziende per contrastare la crisi e l’aumento dei tassi di interesse, garantire una moratoria sui debiti, rafforzare la direttiva europea contro le pratiche sleali e cancellare definitivamente l’obbligo dei terreni incolti. Sono solo alcune delle proposte del Piano presentato dalla Coldiretti in occasione della manifestazione a Bruxelles con migliaia di agricoltori, guidati dal presidente nazionale Ettore Prandini, scesi in piazza con un corteo che dalla stazione Luxembourg raggiungerà Rue de la Loi, a pochi passi dal Parlamento europeo a Bruxelles.
Presente anche una delegazione di Coldiretti Emilia Romagna guidata dal Presidente Regionale Nicola Bertinelli e dal Direttore Regionale Marco Allaria Olivieri e nutrita è anche la delegazione piacentina, con molti giovani tra i partecipanti, guidata dal direttore Roberto Gallizioli.
“Siamo qui – spiega lo stesso Gallizioli – per chiedere risposte esaustive in tempi certi alle necessità delle nostre aziende e scardinare quei regolamenti che non hanno senso. Per questo abbiamo messo in campo un lavoro costante di mobilitazione, ma anche di rapporto diretto con le istituzioni europee. Una grande organizzazione come la Coldiretti ha il dovere di trasformare la protesta in proposte concrete, nella consapevolezza che la maggior parte delle battaglie cruciali per il futuro delle nostre campagne si combattono proprio a Bruxelles. Proprio per questo abbiamo predisposto un documento strategico anche sulla Pac dei prossimi anni, che deve essere semplice e in linea con le necessità delle imprese. Dobbiamo dire basta alla contrapposizione tra agricoltura e ambiente voluta da Timmermans, gli agricoltori sono il primo presidio ambientale”.
Tra i manifestanti piacentini è forte la presenza dei giovani. Tra loro il delegato di Coldiretti Giovani Impresa Marco Bosini, con Davide Minardi, Enrico Villa e Mattia Repetti. Tra i cartelli esposti dai piacentini quelli contro la burocrazia e a favore delle stalle: “Una su cinque ha chiuso, fate presto” ribadiscono gli allevatori Minardi e Villa nel sottolineare l’importanza del settore.
Presenti a Bruxelles anche Luigi Bisi e il presidente di Coldiretti Senior Maurizio Ziliani.
Le misure, anticipate da Prandini in una lettera alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, puntano innanzitutto – sottolinea la Coldiretti – a porre fine all’aumento di adempimenti, obblighi e costi per le aziende agricole legati all’applicazione della condizionalità ambientale. Norme troppo stringenti e spesso svincolate dalla realtà che ne hanno reso di fatto impossibile l’applicazione nelle campagne, già colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli. Coldiretti chiede dunque di eliminare le eventuali sanzioni a carico degli agricoltori per il 2024 e il 2025 e di procedere alla cancellazione definitiva dell’obbligo di tenere il 4% di terreni incolti, in quanto la semplice deroga non è sufficiente.
A rischio è l’intera filiera agroalimentare allargata che sviluppa un fatturato aggregato pari a oltre 600 miliardi di euro nel 2023 con ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Una rete diffusa lungo tutto il territorio che – conclude la Coldiretti – quotidianamente rifornisce i consumatori italiani ai quali i prodotti alimentari non sono mai mancati nonostante pandemia e guerre.
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