Ok ad ampliamento Telema a Quarto, ApP critica: “Più traffico in strada Regina”
25 Marzo 2024 18:02
Via libera in consiglio comunale all’ampliamento della sede di Telema a Quarto, frazione di Piacenza, dove dal 1975 la ditta progetta e produce resistenze elettriche di potenza in acciaio inossidabile. “Data l’assenza di possibilità differenti, l’unica reale alternativa sarebbe la delocalizzazione dell’intera azienda in altri ambiti territoriali” si legge nella richiesta avanzata dal privato.
Il consiglio comunale ha deciso di consentire all’attuale sede, con apposita variante urbanistica, di espandersi nell’adiacente campo agricolo, di proprietà della stessa Telema, su cui realizzare uno stabilimento produttivo di 5mila metri quadrati e una palazzina di 350 metri quadrati per uffici e servizi generali. “Nei pressi dello stabilimento, la situazione della sosta migliorerà – ha garantito l’assessora all’urbanistica Adriana Fantini – perché saranno realizzati 79 nuovi posti auto, alleggerendo quindi l’attuale sovraccarico nel piazzale pubblico utilizzato sia da Telema che dai residenti. L’ampliamento comporterà un passaggio di tre tir in più al giorno”.
IL DIBATTITO – Dai banchi della minoranza, Luigi Rabuffi (ApP) ha puntato il dito contro l’ulteriore consumo di suolo e altre criticità: “Ben vengano i nuovi arbusti, le colonnine per le auto elettriche, il riscaldamento dei capannoni, gli stalli di sosta per gli autotreni e l’allontanamento degli spazi di verniciatura (da 45 a oltre 100 metri di distanza dalle abitazioni). Ma il traffico sulla strada Regina di Quarto crescerà, nonostante le dimensioni ridotte della careggiata e la presenza di una scuola. La qualità dell’aria peggiorerà”. Rabuffi, poi, si è concentrato su alcune cifre e tempistiche ritenute – a detta sua – nebulose: “Nei mesi scorsi Telema ha attivato la procedura di ampliamento al buio, senza nemmeno essere già in possesso dell’area. Il cda dell’azienda, alla data di avvio del procedimento da parte del Comune, non aveva ancora delegato nessuno all’acquisto del terreno. Nell’atto di compravendita, stipulato il 15 dicembre 2023, l’area agricola è stata ceduta per 110mila euro, cioè 4,86 euro al metro quadro per la porzione agricola e 25,97 euro al metro quadro per quella edificabile, ma l’intero terreno è diventato ora edificabile e quindi il valore è salito a circa 439mila euro“.
Caterina Pagani (Per Piacenza) ha replicato che “l’azienda deve completare l’acquisizione dell’area quando ottiene il permesso di costruire, non c’è stato alcun contesto sospetto”.
Dalla maggioranza, Matteo Anelli (Pc Coraggiosa) ha sottolineato la “sostenibilità di questo intervento”. Anche il centrodestra ha appoggiato il piano di ampliamento: “Magari potessimo confrontarci sempre con progetti così interessanti” ha evidenziato Patrizia Barbieri. “Dobbiamo tenerci Telema molto stretta” ha affermato il capogruppo dem Andrea Fossati.
“PIÙ TRASPARENZA, MENO BUROCRAZIA” – È stato approvato in maniera bipartisan il nuovo regolamento del Comune di Piacenza per l’affidamento di lavori, servizi e forniture mediante procedure sotto soglia. Il provvedimento, presentato dalla sindaca Katia Tarasconi, porta avanti tre criteri: la territorialità degli affidamenti, maggiore trasparenza e meno burocrazia. “Il regolamento definisce con chiarezza l’iter e le griglie per le procedure sotto soglia – ha sottolineato la prima cittadina – anche a fronte del nuovo codice degli appalti varato a livello nazionale”.
“È necessario tenere conto delle realtà imprenditoriali di minori dimensioni, fissando requisiti di partecipazione e criteri di valutazione che, senza rinunciare al livello qualitativo delle prestazioni, consentano la partecipazione anche delle micro, piccole e medie imprese, valorizzandone il potenziale – si legge nel documento -. Analogamente, per le prestazioni in questione si applicheranno criteri di selezione e di valutazione atti a valorizzare l’affidamento ad operatori economici operanti nell’ambito territoriale di riferimento“. Va ricordato che l’appalto con affidamento diretto – senza un bando di gara – è consentito per un valore fino a 139.999 euro per i servizi e 149.999 euro per le forniture. Si prevede un albo dei fornitori costituito dal Comune di Piacenza per raggruppare gli operatori economici.
“Ma i criteri degli affidamenti diretti – ha incalzato Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi) – andrebbero controllati maggiormente per quanto riguarda le società partecipate, a partire da Piacenza Expo”.
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