Ptav: via libera del consiglio provinciale, ora la parola passa alla Regione
28 Marzo 2024 08:31
Il consiglio provinciale di Piacenza ha dato il via libera al Ptav, Piano territoriale di area vasta, frutto di un’intesa bipartisan. Dopo mesi di confronti ieri, la votazione delle oltre quaranta osservazioni pervenute da enti, associazioni e cittadini è durata meno di due ore.
“Si è trattato di contributi molto articolati” ha chiarito ieri la presidente provinciale Monica Patelli. “Nell’insieme, si tratta di circa 150 proposte di modifica del piano”. Per alcune di esse, dopo la valutazione tecnica, è arrivato il “sì”, mentre altre altre sono state bocciate con un preciso criterio. “Abbiamo accolto le osservazioni che, essendo coerenti con l’impostazione generale del piano o comunque non in contrasto, hanno consentito di apportare dei miglioramenti e degli arricchimenti – spiega Patelli -. Abbiamo invece respinto le richieste di modifica dell’impianto e della visione generale alla quale il piano si ispira. Alcune osservazioni, inoltre, non hanno potuto essere accolte perché relative a temi che non sono di competenza di questo piano”.
Possibilità di nuove tangenziali per salvare i paesi dai gas di scarico delle automobili e dal traffico dei mezzi pesanti ma anche un’apertura alla realizzazione di dighe sul territorio piacentino. A spulciare tutte le 43 osservazioni al Ptav, c’è un saggio di tutti i temi di cui si dibatte quotidianamente sui giornali e nelle sedi istituzionali.
PTAV – LOGISTICA
Naturalmente, il tema forte (anche per numero di osservazioni presentate) resta quello della logistica. Sono state bocciate praticamente tutte le proposte dei comitati, associazioni ambientaliste e forze politiche che hanno portato avanti la campagna contro la crescita della logistica e del consumo di suolo nella zona della Bassa, nonostante i paletti della legge urbanistica regionale. Ad esempio, sarà mantenuta “l’attribuzione differenziata del consumo di suolo” (cioè la possibilità di traslare, nei limiti del 3% della superficie comunale, i nuovi insediamenti sul territorio), né si potrò sospendere – come richiesto – la procedura di autorizzazione dell’insediamento logistico Careco (non di competenza del Ptav e dal procedimento ormai già concluso).
Si conferma poi che il polo produttivo San Nazzaro-Caorso non è idoneo ad avere valenza sovracomunale (i poli restano Castel San Giovanni, Le Mose e Careco) e viene bocciato nel piano l’individuazione del progetto del terminal-porto fluviale di Monticelli come strategico. Cassata anche la proposta di Legambiente che spingeva per la redazione di un piano “costi-benefici” funzionale ai nuovi insediamenti produttivi sul territorio. Viene bocciata la richiesta del Comune di Monticelli di considerare l’area produttiva de La Secca lungo la Provinciale 462R come insediamento di rilievo sovracomunale (“non ne ha i requisiti, non essendo servita da autostrada”) ma lascia la possibilità di sviluppare una tangenziale esterna al paese per togliere traffico. Anche a Pontenure si lascerà facoltà di creare due nuove bretelle ad est e ad ovest del paese verso Valconasso e la Provinciale 32.
PTAV, NUOVE STRADE
Per quanto riguarda le nuove strade, viene accolta parzialmente la proposta del sindaco di Cadeo di prevedere una variante alla via Emilia da destinare al traffico pesante, con un tracciato parallelo all’A1. Si dice “no”, invece, alla proposta di una pedemontana e di una tangenziale Nord di Piacenza (proposte da Confapi) preferendo il completamento e il raddoppio della tangenziale sud-ovest esistente, così come viene bocciata la cosiddetta strada “mediana” (proposta da Confindustria) che tagli la provincia fungendo da pedemontana o cispadana. In compenso, si lascia la facoltà di potenziare la Provinciale 4 tra Fiorenzuola e Lugagnano e, sempre sul tema della mobilità, viene accolta la proposta della sindaca di Caorso di riattivare il trasporto di passeggeri sulla linea ferroviaria Piacenza-Cremona ora adibita al solo traffico di merci. E arriva anche un sì al potenziamento del trasporto pubblico locale su gomma tra Carpaneto e Fiorenzuola.
PTAV – NUOVI INVASI
La Provincia esprime poi – in via generale – un ok alla pianificazione di bacini, invasi artificiali o dighe che possano trattenere l’acqua piovana da riutilizzare nei momenti di siccità. Le osservazioni in merito – arrivate da Confapi, Confindustria, Confagricoltura e dal consigliere provinciale Giampaolo Maloberti – sono state accolte. Benché il Ptav non abbia competenza in materia di dighe, infatti, lo stesso piano chiarisce che per accrescere l’immagazzinamento di acqua si potrà valutare, tra le opzioni, anche “invasi naturali o artificiali, comprese, qualora necessario, dighe”).
Tutte le votazioni sulle singole osservazioni non hanno previsto discussione sugli argomenti, con una sola eccezione. Al momento di bocciare la proposta di Coldiretti che ha chiesto, tra le altre cose, il “divieto di collocare pannelli solari direttamente sui terreni agricoli, valorizzando e incentivando, per contro, la posa sulle coperture dei fabbricati” (cosa chiesta pure del sindaco di Castel San Giovanni ed altri), la vicepresidente provinciale Patrizia Calza ha votato controvoglia l’osservazione. “La proposta viene bocciata perché non è di stretta competenza del piano e quindi non posso che votare in questo senso – ha chiarito Calza – ma io resto completamente d’accordo con l’osservazione presentata da Coldiretti”.
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