“Seventyfive BPM”, il corto di Aido presentato agli studenti dell’Isi Marconi

22 Aprile 2024 05:47

“Seventyfive BPM”, 75 battiti per minuto. Non ha un significato solo medico ma anche musicale. Così l’autore Gian Francesco Tiramani ha scelto di intitolare il suo corto: un’opera di 15minuti che racconta il tema della donazione di organi.

L’opera, presentata in mattinata agli studenti dell’Isi Marconi, accompagna in tutta Italia la campagna di sensibilizzazione alla donazione d’organo per i 50 anni di Aido.

“Oggi per la richiesta specifica del cuore il tempo medio di attesa è un anno e mezzo – spiega Tiramani agli studenti – E solo il 20% dei pazienti riesce a ricevere l’organo. Sono numeri bassissimi e per questo siamo qui oggi. Per ricalcare l’importanza che le donazioni assumono”.

La storia

Si tratta di una storia vera, accaduta tra il 31 luglio e il 2 agosto del 2010, durante una missione di trasporto d’organi, capace di intessere, fino ad unirle letteralmente, due giovani vite a più di mille chilometri di distanza. Il racconto di un viaggio che si è diviso tra Piacenza, Milano, Lamezia Terme, Catanzaro e Torino, iniziato con la tragedia della perdita.
“È un bambino”, recita l’infermiera durante il cortometraggio, mentre l’immagine si fa opaca. La storia però avanza, tra un volo e l’altro per riuscire a trasportare l’organo al prossimo proprietario: una bambina, protagonista dell’ultima scena, dove a ritmo di musica, disegna orgogliosa un cuore rosso.

 

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