Ambiente, l’ex ministro Galletti: “Il green costa alle aziende, serve equilibrio”
06 Maggio 2024 10:25
“La transizione ecologica costa alle aziende, bisogna trovare il giusto equilibrio. E’ vero, c’è il pericolo di favorire la Cina con le auto elettriche e di emanare troppe leggi, perdendo il vero intento di salvare il pianeta. Non si deve rendere insostenibile la sostenibilità”. Lo ha detto Gian Luca Galletti, ex ministro dell’Ambiente firmatario dell’Accordo di Parigi nel 2015, nonché presidente nazionale di Emilbanca, che è intervenuto oggi (6 maggio) all’università Cattolica di Piacenza proprio per tracciare un primo bilancio dell’intesa internazionale siglata nove anni fa tra gli Stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici riguardo la riduzione di emissione di gas serra.
Durante il convegno, Galletti si è confrontato con la preside della facoltà di economia e giurisprudenza Anna Maria Fellegara, il docente Riccardo Torelli e i coordinatori universitari Monica Veneziani (management per la sostenibilità) e Francesco Timpano (sostenibilità della laurea magistrale in gestione d’azienda). “L’Accordo di Parigi ha cambiato l’economia mondiale – ha ricordato l’ex ministro – da quel giorno nulla è stato più come prima, in particolare per l’Europa che ha emanato importanti provvedimenti per la riduzione delle emissioni di Co2. Attenzione però – ha ribadito Galletti – le condizioni geopolitiche oggi sono differenti e non sarebbe più possibile vedere Obama vicino a Putin o il presidente israeliano vicino a quello iraniano. L’Ue sta facendo la sua parte, mentre altre regioni del mondo non sono allo stesso livello”.
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