Empanadas e telefonate sotto l’ombrellone: Fabio Marchese Ragona e la biografia del Papa
27 Giugno 2024 09:54
Racconta di quando gli ha fatto trovare un piatto di empanadas prima dell’intervista o ha chiesto a una guardia svizzera di scattargli una foto con Lino Banfi. Ma anche della dittatura del generale Videla in Argentina, del conclave, della preghiera rivolta al crocifisso in una piazza San Pietro svuotata dal covid nel marzo 2020: “Mettici una mano tu”.
È il Papa raccontato da Fabio Marchese Ragona, vaticanista di Mediaset e autore del libro “Life – La mia storia dentro la Storia. La prima autobiografia di papa Francesco” presentato al Seminario Vescovile in un incontro condotto dal direttore editoriale di Libertà Gianluca Rocco e dal direttore del Nuovo Giornale don Davide Maloberti e organizzato dalle due realtà editoriali piacentine.
l’amicizia con il pontefice
“Ho conosciuto il pontefice nel 2021 durante un’intervista – incomincia a spiegare Marchese Ragona – siamo rimasti in contatto e quando gli ho proposto di raccontare la sua storia in un libro che potesse indirizzarsi ai giovani l’idea gli è piaciuta. Abbiamo pensato di raccontare la sua vita attraverso una serie di eventi: dalla guerra allo sbarco sulla Luna, dalla caduta del muro di Berlino alla vittoria dell’Argentina ai mondiali. Gli ho mandato l’indice e dopo neppure 24 ore mi ha chiamato per dirmi che potevamo cominciare”.
i ricordi in argentina
Il libro, uscito in 21 Paesi e tradotto in 8 lingue, tratteggia la vita non tanto di un Papa, ma di un uomo diventato pontefice: ecco allora il racconto della sua famiglia, proveniente dal Piemonte ed emigrata in Argentina nel 1929, il padre che lavora in un negozio di filati, la mamma casalinga e la nonna Rosa. “È lei a dargli il primo annuncio cristiano, a farlo avvicinare a Gesù – spiega ancora il giornalista – ed è anche colei che lo accompagna fino alla sua ordinazione sacerdotale, poco digerita dalla madre che lo avrebbe voluto medico. Ma lui dice di studiare la medicina dell’anima”.
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