Polo del ferro, firmata l’intesa. Il ministro Salvini: “Vero esempio di Green Deal”
19 Luglio 2024 17:52
È stato sottoscritto in municipio a Piacenza, alla presenza del ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini, il protocollo d’intesa per il cosiddetto “polo del ferro“.
Il progetto programmato dal 2010 prevede lo spostamento dello scalo merci dalla stazione ferroviaria a Le Mose, per incentivare la logistica su rotaia invece che su gomma, con evidenti vantaggi ambientali.
L’area di piazzale Marconi verrà così liberata da questa funzione (si estende su 20mila mq) pronta ad essere rigenerata a beneficio di mobilità e riqualificazione urbana.
Il protocollo ha validità di 5 anni. Le opere si concentrano sul versante Nord della stazione (via Diete di Roncaglia) dove insistono i binari: una volta rimossi, questa sarà la principale porta di accesso alla stazione e uno snodo centrale della mobilità con terminal delle corriere e parcheggio scambiatore. Tempi più ravvicinati per il trasloco dello scalo merci a Le Mose.
L’intesa è stata sottoscritta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Emilia-Romagna, Comune di Piacenza, Rete Ferroviaria Italiana Spa e Fs Sistemi Urbani Spa.
LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO MATTEO SALVINI
“Sono qui – ha spiegato il ministro Salvini – per completare un lavoro partito anni fa. Spostare dalla strada al ferro passeggeri e merci: ecco un vero esempio di Green Deal, realizzato nell’ottica di uno sviluppo dell’intero territorio. Penso ai dossier dei lavori piacentini come la Statale 45, le vicissitudini legate alle tangenziali di Castel San Giovanni e alla necessità di infrastrutture idriche in tutta la provincia.
Davanti a noi si pongono sfide fondamentali, come la rigenerazione urbana. Il ministero è a sostegno di tutto questo. Nel caso odierno, occorre ringraziare chi è partito qualche anno fa con il progetto, come l’ex sindaco Barbieri. Il nostro governo darà continuità a tutti questi progetti, dalle piccole alle grandi opere. Per me è bello essere qui, nella speranza che possa essere l’inizio di un percorso virtuoso: quello di Piacenza è un recupero di tessuto urbano importantissimo. Riportare a nuova vita le stazioni, recuperando spazi per cittadini e associazioni equivale a maggiore sicurezza”.
LE DICHIARAZIONI DELLA SINDACA KATIA TARASCONI
La prima cittadina di Piacenza, Katia Tarasconi si è detta “emozionata e grata di avere la presenza del ministro. È qualcosa – ha proseguito – che viene da lontano. L’ex sindaco Barbieri qui presente, sa quanta fatica c’è all’interno di questo atto che noi oggi andiamo a sottoscrivere in maniera costruttiva. Al suo interno troviamo misure concrete sulle quali inizieremo a lavorare per il tema del ferro, cruciale per questa città. Tema di scalo merci e utilizzo di spazi che devono ricucire con la nostra città. Sono grata per il lavoro che è stato fatto, un lavoro durato circa un anno e mezzo e che oggi vede un punto di arrivo significativo. Ringrazio gli uffici del Comune di Piacenza che hanno lavorato dietro le quinte per rendere fattibile questo protocollo”.
Umberto Lebruto, ad. di FS SISTEMI URBANI
“Piacenza è una terra crocevia di passaggio, di persone e merci. In questo anno e mezzo abbiamo ripreso a lavorare con questa città e insieme abbiamo costruito un protocollo che rappresenta l’inizio di un progetto di integrazione: la città di Piacenza sente il bisogno di integrare socialità, economia e ambiente. Vogliamo integrare le merci, i viaggiatori e la mobilità all’interno della città. I fattori principali sono tre: intermodalità della mobilità dei viaggiatori, gomma e ferro. La stazione si avvicinerà ancora di più al cuore della città che è piazza Cavalli. Il secondo principio è l’intermodalità delle merci: il polo di Le Mose genera lavoro e ha un valore importantissimo. Lo scalo delle merci verrà spostato dalla stazione e verrà realizzato proprio a Le Mose, liberando spazi utili. Il terzo è quello della rigenerazione urbana. Per quanto concerne i tempi, siamo già partiti e per accelerare questo processo abbiamo deciso di suddividere in due fasi questa integrazione. La prima integrazione riguarda l’intermodalità dei viaggiatori, la seconda riguarda lo spostamento dello scalo merci verso Le Mose. Il lavoro di squadra che abbiamo fatto ha portato a questi frutti: insieme, si vince”.
Gianpiero Strisciuglio, Ad. di rete ferroviaria italiana
“Il metodo utilizzato è frutto di un lavoro sinergico. I lavori partiranno entro l’anno con il cantiere nella stazione dei viaggiatori per un totale di sedici milioni di euro e miglioreranno l’accessibilità delle strutture di trasporto dei passeggeri. Partiremo anche con la progettazione di fattibilità tecnico-economica per lo scalo di Le Mose.
Lo facciamo con risorse interne, con tecnici specializzati che produrranno questo studio rendendolo disponibile durante i lavori del tavolo tecnico. Questo studio verrà completato entro la fine dell’anno prossimo”.
VINCENZO COLLA, ASS. REG. GREEN ECONOMY E SVILUPPO ECONOMICO
“Si tratta di un atto storico per l’aspettativa e per il futuro della città: un asset strategico come quello della mobilità e della logistica del nostro Paese. Abbiamo bisogno di avere una nuova idea di logistica e il disegno dello scalo merci di Le Mose può generare grande attrattività di investimenti, creando anche nuove opportunità di lavoro. Inoltre, ridurre i trasporti su gomma incrementando quelli sul ferro è una mossa vincente”.
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