Nuovo Polisportivo pronto a giugno 2027: progetto da 25 milioni, metà dal privato

11 Settembre 2024 10:27

Via libera alla riqualificazione del Polisportivo Franzanti presentata da Glaukos, società sportiva di Verona che per la parte progettuale si è avvalsa di Sportium che opera in cordata con Blue Factory. Martedì 10 settembre la giunta ha dichiarato l’interesse pubblico della proposta incardinandola nel percorso consiliare che già lunedì prossimo prevede il voto in Aula (domani, giovedì 12, il passaggio in commissione). Tenuto conto che per il successivo iter burocratico (successivi livelli di progettazione dal preliminare oggi sul tavolo, tempi di approvazione e di aggiudicazione della gara di concessione) si stimano 8/9 mesi e per i lavori due anni, ecco che si arriva a giugno 2027, giusto alla scadenza del mandato dell’amministrazione Tarasconi che potrebbe così portare in dote all’appuntamento elettorale un’opera tra quelle ritenute più ambiziose in programma.

Il disco verde della giunta segue quello alzato un mese fa dalla Conferenza dei servizi. La valutazione di interesse pubblico verte sia sui contenuti e la qualità del progetto sia sulla sostenibilità economica di un investimento complessivo sui 25 milioni sia sulla procedura prescelta.

sostenibilità economica

La sostenibilità economica poggia su un finanziamento in capo al soggetto privato di 7,5 milioni (Iva inclusa), più 3,5 milioni di interessi passivi. A partire dal ventunesimo dei trent’anni della concessione, il partner rimborserà al Comune parte dell’investimento sostenuto con un versamento annuale costante frutto delle entrate derivanti dalla gestione dell’impianto, per un valore complessivo in dieci anni di 1,5 milioni. L’esborso totale a carico del privato è quindi di 12,5 milioni, pari al 51% del finanziamento totale di 24,6 milioni, mentre quello pubblico è di 12,1 milioni (49%). In capo al Comune è previsto un contributo iniziale di 10,1 milioni che sarà coperto parzialmente da un finanziamento a fondo perduto di 1,5 milioni.

il planning di attività

L’attività entrerà a pieno regime dopo tre anni di gestione, con i ricavi che in seguito continueranno ad aumentare fino al decimo anno, per poi stabilizzarsi e mantenere lo stesso valore fino al termine della concessione di poco meno di 4 milioni (Iva inclusa). Derivano in gran parte dall’attività corsistica dei poli natatori nel periodo invernale e in misura minore dalla attività corsistica dei campi outdoor e indoor destinati al tennis e al padel. Nell’intero periodo di concessione i ricavi stimati sono 103 milioni più Iva. I costi di gestione a regime dal decimo anno sono pari a 2,8 milioni all’anno. Solo al primo anno è prevista una perdita di bilancio di 110mila euro dovuta al peso degli interessi passivi. Il tempo di ritorno dell’investimento, necessario cioè a ripagarlo con i flussi di cassa netti generati dalla gestione aziendale, è indicato in poco più di 10 anni. L’utile netto ha un picco di 420mila euro nel 20esimo anno. Nei 30 anni di concessione ammonta complessivamente a 9,5 milioni.

L’ARTICOLO DI GUSTAVO ROCCELLA SU LIBERTA’

© Copyright 2024 Editoriale Libertà