Piacenza Expo, in 6mila alla fiera sull’idrogeno: “Energia che abbatte l’inquinamento”

13 Settembre 2024 16:16

Superate le 6mila presenze in tre giorni di fiera a Piacenza Expo. Numeri che testimoniano l’incremento esponenziale dell’interesse attorno alle energie rinnovabili e, in particolare, alla tematica dell’idrogeno come vettore energetico del futuro. Alla vigilia si parlava di edizione dei record e così è stato: duecento espositori, tra cui quindici aziende piacentine, decine di convegni, rappresentanti istituzionali, enti e multinazionali da tutto il mondo all’interno di una fiera diventata in soli tre anni punto di riferimento nazionale a riguardo dell’idrogeno e delle sue svariate applicazioni.

“La fiera è cresciuta, ma l’aspetto più importante da considerare è che nel frattempo è cresciuta anche la consapevolezza e l’interesse attorno a un tema fondamentale per la sicurezza energetica del nostro Paese in futuro – le parole ricche di soddisfazione di Fabio Potestà, organizzatore di Hydrogen Expo -. L’Italia è la seconda nazione manufatturiera a livello europeo. Per produrre servono materie prime che non abbiamo e serve energia che possiamo produrre. Per questo speriamo che l’interesse e l’attenzione in particolare riguardo a tematiche importanti come le normative e le infrastrutture continuino ad aumentare in sinergia con il contesto internazionale”.

Idrogeno: costi e infrastrutture

All’ultima giornata di fiera presente anche Paolo Arrigoni, presidente del Gse, Gestore dei servizi energetici: società per azioni interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle finanze che si occupa di promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. “Questo prezioso vettore sarà principalmente destinato a grandi settori come quelli delle acciaierie, della ceramica, cementifici, vetrerie e al trasporto pesante navale, su ferro e aviazione – spiega Arrigoni -. Dobbiamo impegnarci a far incontrare domanda e offerta attenzionando temi fondamentali come quello dei costi, ancora elevati, e quello delle infrastrutture”.

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