Cittadella, FdI: “Cantiere senza garanzie bancarie, contratto non rispettato”

25 Settembre 2024 16:33

La vicenda del parcheggio interrato di piazza Cittadella continua ad animare il dibattito politico. Dopo la messa in sicurezza stamattina (25 settembre) del cantiere e l’ordinanza emanata ieri dal tribunale che vieta il taglio delle piante, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia interviene per rimarcare alcune inadempienze della ditta concessionaria, Piacenza Parcheggi: “C’è la conferma: il Comune di Piacenza non dispone di alcuna garanzia bancaria per la pratica relativa a piazza Cittadella. A seguito di un accesso agli atti, abbiamo ricevuto conferma scritta che il Comune non possiede le dichiarazioni riguardanti la cosiddetta bancabilità. Alla nostra specifica domanda, ci è stato risposto che le delibere bancarie non sono soggette a controllo da parte dell’amministrazione concedente, ma rappresentano un contratto privatistico tra le parti in causa e, come tali, non sono state inoltrate all’amministrazione. Questa circostanza – prosegue Fratelli d’Italia – è estremamente grave, poiché espone il Comune di Piacenza a un rischio economico elevato e crescente. Cosa accadrebbe, infatti, in assenza di garanzie bancarie, se il concessionario dovesse fallire durante l’esecuzione dell’opera? Inoltre, tale situazione appare non conforme agli impegni contrattuali che la stessa amministrazione ha predisposto e sottoscritto”.

Il gruppo di minoranza aggiunge: “L’addendum sottoscritto dal Comune di Piacenza nel dicembre 2023, all’articolo 6, comma 3, prevede espressamente che la consegna da parte del concessionario della dichiarazione degli enti finanziatori è condizione essenziale per la consegna delle aree. Se questa condizione è essenziale, ci chiediamo come sia stato possibile consegnare le aree senza alcuna garanzia a tutela dell’ente. Siamo quindi ancora più sconcertati da quanto sta accadendo a piazza Cittadella dopo la consegna delle aree: una piazza, i suoi commercianti e residenti, sono lasciati in balia di un cantiere incerto, mentre il sistema di trasporto e posteggio è stato modificato con soluzioni improvvisate e inadeguate. Tutto questo riguarda un’area che, secondo il contratto, non avrebbe dovuto essere consegnata al concessionario. Il tutto, in nome di una pratica fallace e nella quale, almeno nell’ultimo anno, non sembrano essere state rispettate le clausole contrattuali più importanti e fondamentali”.

“Non si tratta di immobilismo – un termine ormai abusato da chi cerca di giustificare questo disastro a ogni costo – ma di buonsenso, regolarità e interesse pubblico, che allo stato attuale sembra essere completamente assente” conclude FdI.

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