“Amore a 33 giri”: al President la commedia musicata da cinque band

29 Settembre 2024 02:05

Sabato 19 ottobre alle ore 21.00, presso il Teatro President di Piacenza, con la commedia musicata “Amore a 33 Giri”, andrà in scena il primo spettacolo organizzato dall’Agriturismo Casa della Memoria di San Protaso, in collaborazione con la Famiglia Piasinteina. A portare in scena lo spettacolo saranno cinque band intermezzate da parti recitate.
“Cinque band con caratteristiche musicali diverse – sottolinea Damiano Sprega – che fanno parte di un gruppo di amici che si sono uniti strimpellando le chitarre e che hanno trovato nella musica un modo di stare assieme anche nella vita. E’ un gruppo che ha voglia di fare e non pensiamo di essere un’eccezione. Giovani come noi hanno anche loro voglia di mettersi in gioco, basta dare loro l’opportunità, come in questo caso il sostegno della Famiglia Piasinteina.”

Per la Famiglia Piasinteina il razdur Danilo Anelli “L’iniziativa dimostra, ancora, che il Teatro President non è solo dialetto e ben vengano i giovani con le loro iniziative, che cercchiamo sempre di sostenere e aiutare”.

La storia si basa sul ritrovamento in soffitta del giradischi della nonna e dei ricordi adolescenziali della madre della protagonista: vengono subito chiamati gli amici per condividere questa scoperta ed è subito l’occasione per poter frugare tra i vecchi ricordi impolverati e fare scoperte interessanti sulla vita e sulla gioventù delle figure femminili di questa famiglia. Le varie scene sono scandite dal ritrovamento di vari vinili ed oggetti agricoli che evocano momenti rilevanti per il racconto; questi danno il via alle perfomances musicali delle band: The Therapy, Raices Sonoras, Rising Bugs, Elv is back, Ballanudi.

la storia

La storia è ambientata nella soffitta della nonna: a fare da scenografia saranno presenti oggetti d’artigianato e di vita contadina del territorio piacentino, datati tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 messi a disposizione da Damiano Sprega, titolare dell’Agriturismo Casa della Memoria, in cui è presente il Museo della Civiltà Contadina.
Lo spettacolo porta in scena la storia di tre donne, tre generazioni, che comunicano tra di loro e condividono ricordi. Gli oggetti di scena aiutano nella scansione tra passato-presente-futuro, sottolineando le caratteristiche di ogni epoca. La musica, infatti, non è solo il contenuto di un disco o il ricordo di un concerto, ma il fil rouge che collega le tre generazioni di una famiglia. Inoltre, si vuole portare in scena l’importanza, per la nostra società, del legame con la ruralità, con il passato e la memoria per far capire che da queste si potrà sempre trarre insegnamenti utili.
Tramite i ricordi riaffiorano i valori e la spensieratezza della gioventù, ma soprattutto la sua unicità; ognuno di noi porta nel cuore dei momenti e delle persone speciali, tra cui gli amori storici e gli amici di una vita. Ed è questo il significato ultimo dello spettacolo, le persone in scena non sono né attori né musicisti professionisti, bensì un gruppo di amici con una passione in comune: la musica.

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