Le risposte della sindaca a dieci perché su Cittadella: “Ascolto tutti, cerco il meglio”

08 Ottobre 2024 09:16

Un cittadino, Luciano Donati, facendosi portavoce di altri cittadini contrari al parcheggio interrato, ha scritto tramite Libertà alla sindaca Katia Tarasconi dieci domande anche caustiche su Piazza Cittadella. E tramite Libertà ecco le risposte della sindaca.

Ma conviene anche chiarire la non partecipazione di Tarasconi all’incontro pubblico di stasera in Sant’Ilario. Scrive la sindaca: “Una disponibilità all’incontro, la nostra, è già stata più volte espressa ed è stata rinnovata anche quando il 30 settembre scorso ho personalmente ricevuto, tramite gli uffici comunali, l’invito a partecipare a un incontro pubblico che si terrà martedì sera (questa sera, ndr) all’auditorium Sant’Ilario. Invito al quale ho risposto – sempre tramite posta elettronica – ribadendo la disponibilità a definire un incontro da tenersi in Sala Giunta, presso il Comune. Perché ritengo che il tema meriti prima di tutto un confronto carte alla mano, entrando nel merito e nel dettaglio di questa complessa vicenda. Massima apertura, dunque, nei confronti di coloro che stanno portando avanti legittimamente una manifestazione di protesta rispetto alla realizzazione dell’opera prevista in Piazza Cittadella. Purtroppo l’incontro già fissato nelle scorse settimane è poi stato annullato dai responsabili delle associazioni e dei cittadini che avevamo invitato ad essere presenti per confrontarsi con noi amministratori. Ora siamo in attesa di un riscontro al nuovo invito che ho personalmente inoltrato il 2 ottobre scorso”. Ma ecco di seguito domande e risposte.

Sindaca, perché non ascolta i commercianti ai quali verrà dato un colpo di grazia alle loro attività dopo 2/3 anni di sofferenza, come aiutarli?

“Certo che ascolto i commercianti. E soprattutto cerchiamo, come amministratori, nel limite del possibile, di trovare proposte che possano alleviare problemi. Ci sono opere che, come abbiamo sempre detto fin dalla campagna elettorale, pensiamo che vadano nella direzione di migliorare e non certo di peggiorare Piazza Cittadella”.

Perché non ascolta i singoli cittadini e le varie associazioni che ripetutamente le hanno chiesto di poter dialogare senza porre dei paletti a priori? (parliamo pure ma tanto io il parcheggio interrato lo faccio).

“Proprio perché ho un dovere nei confronti di chi mi ha votato, devo tentare di fare le cose che abbiamo promesso in campagna elettorale. E tra queste cose c’è il parcheggio di Piazza Cittadella e la riqualificazione dell’intera area. Mi sono resa disponibile a incontrare i rappresentanti delle associazioni e dei cittadini che manifestano contro il parcheggio, come sono disponibile a incontrare chiunque me lo chieda. Non capisco il riferimento ai “paletti a priori”. Per accettare di incontrarmi, i manifestanti vogliono che prima io dichiari che il parcheggio non verrà realizzato? Ho un’idea diversa di confronto, pur nel rispetto delle opinioni di tutti”.

Perché non ascolta le mamme degli scolari che avranno grossi disagi per i mastodontici lavori futuri?

“Ascolto tutti, e cerco di fare il meglio che si può senza perdere di vista il futuro della città. Ci sono tante persone che dicono l’esatto contrario di quello che leggo in questa domanda. Pur consapevole che i cantieri provocano necessariamente dei disagi, come ovunque nel mondo. Ecco perché tentiamo di fare il possibile per alleviarli”.

Perché non ascolta i 32mila cervelli (firme) che sono contrarie a quest’insano progetto?

“Non penso che sia un “insano progetto”. Penso, al contrario, che sia un progetto necessario per riqualificare un’area della nostra città che ad oggi è impresentabile, inqualificabile, proprio di fronte a Palazzo Farnese e, per l’appunto, a una scuola. Ascolto tutti, ed è per questo che continuo a ribadire la mia disponibilità a incontrare una rappresentanza di chi manifesta in modo da poterci confrontare carte alla mano. Perché la questione ha aspetti amministrativi complessi che vanno messi sul tavolo. Ad oggi, l’unico incontro che era stato fissato è stato annullato poco prima. E non dalla sottoscritta”.

Perché non prende in considerazione il garage di Via X Giugno che risolverebbe tutto in un batter d’occhio con costi di gran lunga inferiori?

“Il “garage” di via X Giugno non è di proprietà del Comune. Andrebbe acquistato, demolito, ricostruito e si dovrebbe ripartire da zero con un progetto e tutto il suo iter. Su piazza Cittadella esiste un contratto di concessione valido, attualmente valido, che risale al 2012 e che prevede il progetto, già finanziato, per la realizzazione di un parcheggio interrato; il cui costo, peraltro, sarà sostenuto per la gran parte da coloro che quel parcheggio lo utilizzeranno direttamente e non da tutti i cittadini indistintamente. Inoltre l’immobile di via X Giugno è più distante dal centro rispetto a Cittadella”.

Perché le persone vengono considerate solo in campagna elettorale?

“Mi sento di rimandare al mittente questa sorta di accusa. Ascolto tutti, sempre. Non c’è persona che mi abbia chiesto un incontro alla quale io abbia detto di no. E per di più proprio in campagna elettorale ho annunciato che avrei fatto il possibile per portare a termine il progetto di Piazza Cittadella rimasto in stallo per oltre dodici anni. Proprio per dare seguito a una promessa fatta a chi mi ha fatto l’onore di votarmi, stiamo tentando di attuare il nostro programma”.

Perché bisogna andare per le vie legali per salvaguardare, secondo gli ultimi dettami ambientali, i diritti delle persone?

“Questa frase non corrisponde alla realtà. Non si salvaguardia l’ambiente impedendo la riqualificazione di un comparto di città che oggi è visibilmente degradato e impedendo la creazione di un parcheggio interrato che porta sottoterra veicoli che oggi sono sopra il suolo. La tutela dell’ambiente è sempre stata un punto fondamentale del nostro programma elettorale e delle nostre linee di mandato. Abbiamo piantumato migliaia di alberi in città in questi anni e, con il progetto di riqualificazione di piazza Casali, ne pianteremo più di 40 a due passi da piazza Cittadella. Ovvero dove è possibile farlo”.

Perché creare un clima d’odio che fa male alla città, i caffè che prendeva prima con i cittadini che fine hanno fatto?

“Questo clima è stato creato da chi “usa” piazza Cittadella per fare politica e non per cercare soluzioni in linea con un iter amministrativo iniziato decenni fa. I caffè con i cittadini continuo a prenderli”.

Perché restare chiusi nel palazzo?

“Di me si può dire tutto tranne questo. A meno che non si sia in malafede. Non c’è un cittadino che possa dire di non avermi incontrato dopo averlo chiesto. Sono a totale disposizione, sempre, come è mio dovere essere e come è nella mia natura”.

Considerazioni finali

“Mi fermo qui – scrive Donati a Libertà – chissà se la Sindaca dimostrerà ai cittadini interesse e risponderà?”

E la sindaca risponde anche a quest’ultima considerazione. “Rispondo a tutti – conclude – non vedo perché non avrei dovuto rispondere a queste domande. Sono comunque un essere umano e il tempo a disposizione per svolgere il mio servizio ha dei limiti fisici. Ma, compatibilmente con questi limiti, sono e sarò sempre a disposizione di chiunque. Si permetta anche a me di fare una domanda, visto che mi si imputa di aver creato un “clima d’odio” quando in realtà stiamo solo facendo quello che abbiamo sempre detto che avremmo fatto: perché solo ora si scatenano le proteste di chi non è d’accordo con un progetto approvato tanti anni fa e che ha avuto il voto favorevole del Consiglio comunale nel pieno rispetto delle regole? Il progetto in questione è noto nel dettaglio da molto, moltissimo tempo. Perché solo ora c’è chi si oppone in modo così veemente?”.

LA REPLICA

L’associazione culturale “Archistorica” fa sapere che “prende atto, con rammarico, del rifiuto espresso dal sindaco di Piacenza Katia Tarasconi circa l’invito all’incontro pubblico dedicato al parcheggio interrato di piazza Cittadella, organizzato in Sant’Ilario per la serata di martedì 8 ottobre. Obiettivo dell’incontro era ovviamente il confronto, pacifico e costruttivo, tra le numerosissime persone e organizzazioni che si oppongono al progetto e l’amministrazione locale: a quest’ultima, in particolare, Archistorica chiede da tempo chiarimenti tecnici in merito al destino dei reperti archeologici sepolti sotto piazza Cittadella, senza avere ottenuto ad oggi alcuna risposta”.

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