Convegno Confapi: “Lavoro femminile penalizzato, ma stanno recuperando”
17 Ottobre 2024 02:08
Il lavoro cambia, con esso le richieste delle aziende e le necessità di chi il lavoro lo va cercando. Il seminario “Il lavoro che cambia: fra esigenze di vita e bisogni delle imprese”, organizzato da Confapi Industria Piacenza, ha cercato di capire la direzione in cui si sta muovendo il mercato del lavoro e le sue componenti principali: i datori e i lavoratori.
Introdotta da Marika Lusardi, vicedirettrice di Confapi, e da Pietro Ercini, presidente di Metronotte Piacenza e membro di giunta di Confapi, all’incontro è intervenuta Lilliana Tessaroli, dirigente dell’Agenzia regionale per il lavoro, che ha portato alcuni dati relativi al mercato del lavoro nel nostro territorio, con un approfondimento sul divario di genere.
gender gap
“I dati dell’occupazione dimostrano l’esistenza ancora di un gender gap riguardante i tassi di occupazione e disoccupazione dei due generi femminile e maschile”, dice Tessaroli. “A Piacenza e in generale in Emilia Romagna – afferma – il tasso di occupazione maschile si attesta su livelli europei ed è superiore a quello nazionale. Per quanto riguarda le donne il tasso è superiore alla media nazionale, ma ancora inferiore a quello europeo”.
i dati
I numeri dicono infatti che per quanto riguarda gli uomini la media regionale è del 76,8% contro il 75,1% di occupati dell’Unione europea, mentre per quanto concerne le donne la media si assesta in Regione sul 64,4% contro il 65,7% dell’Europa. Il gender gap dunque fatica a ridursi. “Ma nel 2023 abbiamo avuto un recupero delle posizioni lavorative da parte delle donne in maniera più marcata rispetto agli uomini”, dice in merito Tessaroli diffondendo un po’ di ottimismo”.
Esistono infatti alcuni ostacoli soprattutto “al femminile”. Per quanto concerne la mobilità e la possibilità di spostamenti durante l’attività di lavoro, ad esempio, con riferimento ai dati di fine gennaio 2024 relativi alle 8.643 prese in carico del programma Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) dei Centri per l’impiego provinciali, il 38,3% degli utenti non ha l’auto o non ha la patente o ancora, pur disponendo dell’una e dell’altra, non è in condizioni di guidare. Ma tale quota sale infatti al 41,2% nel caso delle donne e scende al 34,4% nel caso degli uomini. Il 31,6% delle donne profilate non è in possesso né di patente né di un’automobile.
donne svantaggiate
Le donne partono da una posizione di svantaggio anche per quanto concerne i vincoli di natura personale che sono di ostacolo a trovare e svolgere un lavoro.
Il 32,4% delle donne prese in carico dai Cpi dichiara di avere vincoli come la salute e l’età avanzata, nonché avere il peso di carichi di cura – i caregiver di cui tanto si parla – che impediscono completamente o limitano parzialmente l’attività lavorativa o la ricerca di un lavoro. Una percentuale che nel caso maschile scende a 18,5%.
Durante l’incontro si è parlato anche di come far collimare domanda e offerta di lavoro.
Per facilitare il contatto Confapi ha attivato un servizio mediante il quale raccoglie dalle agenzie i profili dei migliori candidati disponibili mettendoli in contatto con le aziende associate. Da aprile 2023, quando è stato attivato il servizio, sono stati 465 i profili inviati alle aziende, che si sono risolti in 84 contratti chiusi.
All’incontro hanno preso parte anche i rappresentanti delle agenzie Adecco, Gi Group Spa, Humangest Spa, Jobtech, Ranstad Spa, Risorse Spa e Synergie Italia Spa.
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