Violenza di genere, De Gioia a Piacenza: “Femminicidi in calo, ma non basta”
23 Ottobre 2024 01:50
“Stiamo assistendo a una flessione dei femminicidi a livello nazionale ma restano comunque dei numeri preoccupanti su cui è necessario intervenire con strumenti utili a contenere questo triste fenomeno”. Sono le parole di Valerio De Gioia, magistrato, consigliere della prima sezione penale della corte di appello di Roma e consulente giuridico della commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere.
Casi di femminicidio in diminuzione
De Gioia ha fatto il punta della situazione accettando l’invito della Commissione delle elette di Piacenza e intervenendo nel pomeriggio di martedì 22 ottobre all’interno della sala consiliare di Palazzo Mercanti. “La violenza di genere è un flagello di cui non bisogna parlare solo il 25 novembre, ma tutto l’anno – sottolinea De Gioia -. È vero che i dati ci parlano di una flessione dei casi di femminicidio, ma altrettanto vero è che anche solo una donna uccisa in un anno sarebbe comunque un costo che lo Stato e l’intera società non devono e non possono accettare”.
In arrivo un testo unico che raccoglie tutte le disposizioni a tutela della donna: “Non è soltanto uno strumento per il professionista, per l’avvocato o per il magistrato, ma anche per il semplice cittadino che lì può trovare tutte le risposte per reagire alle violenze che si verificano in ambito famigliare” spiega il consulente giuridico della commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere.
Indipendenza economica
Il primo passo per uscire da una condizione di violenza è denunciare, ma non sempre – purtroppo – le donne sono in condizione di compiere questa scelta. Cosa può fare il sistema Stato in questi casi? Lo Stato deve innanzitutto far sì che tutte le misure cautelari di prevenzione vengano adottate – risponde De Gioia -. Appena c’è la denuncia l’uomo va individuato e posto in una condizione che garantisca la sicurezza della donna. Lo Stato deve intervenire anche garantendo un sostentamento economico a chi denuncia”. Fondamentale anche l’aspetto educativo: “Dobbiamo spiegare ai più giovani quali sono gli strumenti per l’indipendenza economica così che anche i più giovani sappiano che è bellissimo vivere coppia, ma nel momento in cui nascono dei litigi e delle conflittualità ognuno deve essere autonomo e indipendente”.
L’incontro con il magistrato De Gioia è stato fortemente voluto dalla consigliera comunale Gloria Zanardi, presidente della Commissione delle elette.
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