Ok all’appalto luce-calore da 83 milioni: scontro tra maggioranza e minoranza
12 Novembre 2024 11:07
Via libera alla proposta della giunta Tarasconi sul maxi appalto per la gestione di calore, illuminazione pubblica e smart city (reti digitali). A votare contrariamente sono stati solo FdI e Lega. Lista civica di centrodestra, Liberali e ApP hanno optato per la non partecipazione al voto, anche se la contestazione di fondo ha accomunato un po’ tutte le minoranze, vale a dire “tempi stretti”, i “vizi procedurali”, i “dubbi di metodo”, la “mancanza di dati per un confronto effettivo” sulle offerte in campo. Che sono quattro, e precisamente i tre Partenariati pubblico privato (Ppp) messi sul tavolo, tra il giugno 2023 e l’aprile 2024, rispettivamente da Iren, A2a ed Edison e l’alternativa rappresentata da Consip la piattaforma negoziale nazionale per gli appalti nella pubblica amministrazione.
E’ la proposta di Edison quella che la giunta ha ritenuto più conveniente per il Comune basandosi sull’istruttoria degli uffici tecnici che ne ha evidenziato gli aspetti vantaggiosi in raffronto con gli altri due Ppp dal punto di vista sia degli investimenti (25,7 milioni contro i 24,1 e i 12,6 dei concorrenti), sia della durata della concessione (14,5 anni, meno dei 17 e dei 20 indicati rispettivamente da Iren e A2a, il che minimizza i rischi connessi agli affidamenti a lungo termine che, tenendo vincolati allo stesso operatore economico, possono precludere la possibilità di rimettere l’operazione sul mercato e di avvantaggiarsi grazie all’impiego di nuove tecnologie o formule organizzative/ gestionali) sia del canone da versare al privato (complessivi 83,4 milioni, importo annuale medio indicizzato di 5,7 milioni a fronte dei 6,3 di entrambi i concorrenti, con un risparmio rispetto agli stanziamenti già iscritti a bilancio per il 2025 e il 2026 di 422mila euro nel primo e di 300mila nel secondo anno, mentre con le altre due proposte l’esborso di Palazzo Mercanti sarebbe maggiore per un importo tra i 265mila e i 455mila euro a seconda degli anni).
Si parla dell’affidamento in concessione del servizio integrato di efficientamento energetico, la gestione e conduzione degli impianti di climatizzazione estiva e invernale e degli impianti elettrici degli immobili dell’ente, della rete di illuminazione pubblica e degli impianti semaforici, comprendendo inoltre la fornitura dei vettori energetici, l’implementazione e la gestione dei sistemi di smart city e fibra ottica, già installati e di futura collocazione.
Quanto ai numeri, basti dire dei 26 milioni di investimenti a carico del privato (18,2 milioni per l’efficientamento energetico degli edifici, 5,4 per gli impianti di illuminazione, 2,1 per le reti digitali), dell’esborso annuo per il Comune sottoforma di canone pari a 5,7 milioni in 14 anni e mezzo. Questi, almeno, i principali termini della proposta di Edison, ritenuti preferibili dalla giunta dopo una lunga fase istruttoria e sulla base del confronto con i progetti di Iren e A2a effettuato da un apposito gruppo di lavoro interno.
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