Premio Faustini, 46esima edizione: “Il dialetto è eredità più antica dei nostri padri”

Il premio di poesia dialettale “Valente Faustini” – realizzato grazie al sostegno della Banca di Piacenza, della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il Patrocinio del Comune di Piacenza – è arrivato alla 46esima edizione e nel pomeriggio di sabato 16 novembre sono stati consegnati i riconoscimenti ai vincitori.

i valori del premio

“Il premio è intitolato a quello che, a ragion veduta, è stato il massimo poeta piacentino, cantore della piacentinità – spiega la Famiglia Piaśinteina, organizzatrice del riconoscimento -,  con un impegno che varie istituzioni culturali portano avanti con l’intento di valorizzare il dialetto piacentino quale strumento di produzione di cultura, ricordando che, a differenza di quanto molti mezzi di comunicazione moderna stiano facendo in questi anni, il dialetto non è un becero veicolo di volgarità gratuite e parole fin troppo colorite. Il nostro dialetto, la nostra lingua, l’eredità più antica che ci hanno lasciato i nostri padri”.

la giuria

La giuria è composta da Andrea Bergonzi, Manrico Bissi, Lucia Favari, Fausto Frontini, Roberto Laurenzano, Enrico Marcotti, Paola Nicelli, Cesare Ometti e Pino Spiaggi.

Ha presieduto la riunione della giuria il razdur della Famiglia Piasinteina Danilo Anelli.
A questa edizione del Premio Faustini sono state presentate19 poesie e 6 racconti.

Vincitori 46a edizione

Sezione poesia

1° Premio a Nico Bertoncello con “Vardo”

2° Premio a Anna Botti “L’è sira”

3° Premio a Mario Schiavi “Al turtell seinsa la cua”

Premio Speciale Corrado Sforza Fogliani a Rino Scrivani con “La dispettusa”

Premio speciale Luigi Paraboschi a Milly Morsia con “Quattar righ”

Sezione racconto

1° classificato a Milly Morsia con “8 d’Agust 1940”

2° classificato a Mario Schiavi con “La murusa in vacansa”

3° classificato a Anna Botti con “La cuperativa in sill nüval”

Premio speciale Corrado Sforza Fogliani a Pierluigi Carenzi con “Al mé cör ritruv?”

Premio speciale Luigi Paraboschi a Alessandra Faleggi con “La Scalmana”