Torna “Poliedrica”, all’Urban Center del Politecnico un omaggio a Giacomo Puccini

28 Novembre 2024 08:42


Il 28 novembre, alle 21, prosegue la rassegna “Poliedrica – Incroci di note” con un evento dedicato agli appassionati della grande musica operistica: “Pucciniana”, un tributo al genio musicale di Giacomo Puccini. L’appuntamento, organizzato dal Polo di Piacenza del Politecnico di Milano, si terrà nella suggestiva cornice del padiglione Vegezzi dell’Urban Center, un ambiente ricco di storia e fascino. L’accesso, gratuito, è possibile sia da Stradone Farnese 126 che da via Scalabrini 113. Ci aspetta un viaggio tra le arie più celebri di Puccini, un’occasione unica per rivivere le emozioni delle sue opere immortali in un contesto intimo e raccolto.

Protagonista della serata sarà Simone Tansini, baritono di grande esperienza e apprezzato formatore, che insieme al pianista Gianluca Feccia e il soprano Maria Simona Cianchi, condurrà il pubblico attraverso le opere immortali di uno dei più celebri compositori italiani.

“Un grande ringraziamento – ricorda Simone – va a Susanna Gualazzini e al suo staff che hanno permesso lo sviluppo di questo percorso in Galleria Biffi e, ovviamente, all’Università Politecnico che ha creduto in questa evento. Ripercorrerò – aggiunge Tansini – i momenti più interessanti dei tre appuntamenti che ho tenuto alla Biffi, tra settembre e novembre, cercando di costruire una storia della vita di Puccini che si intrecci ai brani in scaletta. Rispetto a quanto già raccontato, ho tenuto per stasera alcune letture e alcuni aneddoti “nuovi” davvero sorprendenti. I brani che proporremo hanno un ruolo importante, li ho scelti per poter tracciare un profilo psicologico oltre che artistico, concentrandomi su quella che possiamo definire un’ascesa e una discesa introspettiva. Ci saranno episodi tra i più amati dal pubblico, pensando a Bohème, Tosca, Madama Butterfly, ma anche delle pagine e dei frammenti poco eseguiti”.

Puccini è una continua scoperta: “Emerge la fragilità emotiva che ha accompagnato l’artista nel suo ultimo lungo periodo compositivo. Spesso si tende a dipingerlo come un guascone, uno farfallone incostante in amore, o un uomo che metteva in musica le sue donne, ecco trovo queste analisi davvero datate e un po’ superficiali. L’uomo Puccini è un uomo tormentato, irrisolto e proprio in questo di una modernità incredibile. Credo che una delle sue più grandi capacità sia stata quella di trasformare i testi a cui si ispirava in narrazioni emotive. Per Puccini l’importante era creare delle chiazze di colore introspettive che andassero alla radice del sentimento umano. Questo è probabilmente l’elemento che lo mantiene attuale ancora oggi”.

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