Gambaro, il restauro riporta in vita il castello: ai proprietari il premio Gazzola
30 Novembre 2024 06:00
Una sala Corrado Sforza Fogliani del PalabancaEventi gremita ha fatto da cornice alla cerimonia di consegna del “Premio Gazzola 2024”, giunto alla sua diciannovesima edizione, assegnato al restauro del Castello di Gambaro di Ferriere e dedicato ad uno dei fondatori del riconoscimento, mancato di recente, all’architetto piacentino Carlo Emanuele Manfredi.
La 19° edizione del premio ha dunque scelto di valorizzare il restauro del maniero del minuscolo borgo dell’Alta Valnure “per i radicali e straordinari lavori – si legge nella motivazione del Comitato del Premio Gazzola – compiuti dai suoi proprietari (i coniugi Clara Mezzadri e Valentino Alberoni, ndr) nell’ultimo decennio”. Un complesso intervento di recupero seguito dagli architetti Massimo Ferrari e Marco Jacopini.
Dopo i saluti del presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna (“Fin dalla sua istituzione la Banca ha sostenuto questo premio, che abbiamo vinto anche noi nel 2020 con il restauro di questo palazzo, un sostegno sempre condotto in tandem con la Fondazione di Piacenza e Vigevano”), il professor Domenico Ferrari Cesena, che ha coordinato l’incontro, ha annunciato per l’anno prossimo un “programma speciale per festeggiare l’edizione numero 20”.
La parola è quindi passata agli autori dei contributi raccolti nel consueto “Quaderno” dedicato all’edificio premiato (distribuito a fine serata a tutti gli intervenuti), che hanno riassunto quanto si trova nella pubblicazione curata dal prof. Ferrari Cesena e dal professor Horak.
Giorgio Eremo ha ripercorso la storia del castello, la cui costruzione iniziò negli ultimi decenni del 1500 su iniziativa di Pier Francesco Malaspina (il borgo era sede del marchesato di Gambaro e degli Edifizi). Clara Mezzadri ha infine ringraziato il comitato del premio “per aver acceso un faro sulla montagna piacentina”, la Banca di Piacenza, la Fondazione e “i tantissimi amici che in questi anni ci hanno sostenuto moralmente aiutandoci a raggiungere un obiettivo che sembrava impossibile”.
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