La Banca di Piacenza ricorda Corrado Sforza Fogliani: “Legato alla sua Piacenza”

07 Dicembre 2024 10:35

“Una democrazia ben funzionante e solida deve avere anche una forte vitalità dell’associazionismo libero. E Corrado Sforza Fogliani ha dedicato tantissimo tempo della sua vita all’associazionismo libero, da Confedilizia alle banca, passando per le istituzioni locali con il metodo della dialettica critica e costruttiva, applicata alla vita comunitaria, a quella pubblica e alle relazioni sociali “. Sono le parole del presidente Abi (Associazione Bancaria Italiana) Antonio Patuelli alla seconda edizione della Giornata in memoria del presidente Corrado Sforza Fogliani indetta dalla Banca di Piacenza. 

identità culturale

Introdotto da Giuseppe Nenna, presidente della Banca di Piacenza, Patuelli ha ricordato Sforza Fogliani mettendone in primo luogo in luce quella che definisce “la sua nitida identità culturale, il coerente comportamento, la profonda sensibilità civile, nonché l’alto senso di responsabilità sociale” che si sono manifestate anche con l’impegno nelle istituzioni.

in consiglio comunale

“Della sua Piacenza soprattutto – precisa Patuelli – dove in consiglio comunale il suo intervento era atteso, temuto ed apprezzato perché conosceva il territorio, le persone e l’economia». Il presidente Abi ha ricordato anche  la sua passione per il quotidiano Libertà, rammentando l’epoca in cui chiudeva la giornata «andando a ritirarne la copia appena stampata”. 

“studiava l’argomento”

Presente alla giornata anche Giuseppe Ghisolfi, banchiere, scrittore e giornalista, e amico di Sforza Fogliani, il quale ha ricordato le loro battute sui colleghi che intervenivano su tutti gli ordini del giorno, mentre Corrado – aggiunge – interveniva raramente, e proponeva una soluzione facendo emergere, oltre alla sua cultura generale, quella specifica di chi aveva studiato l’argomento. 

“un esempio che aiuta a riflettere”

L’ultimo intervento ha avuto la voce di Giuseppe De Lucia Lumeno, segretario generale dell’Associazione fra le banche popolari, il quale ha ricordato che il suo esempio aiuta a “riflettere oggi come quella delle banche popolare sia una storia di tradizioni e cultura, banche votate all’aiuto e al sostegno a chi non potrebbe accedere al credito”. 

 

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