“Natale in casa Cupiello”, al Municipale omaggio all’opera di Eduardo De Filippo
11 Gennaio 2025 01:07
Un originale allestimento, omaggio all’opera di Eduardo: sette grandi pupazzi manovrati a vista, la forza di un attore maturo e in gran forma, la sapienza di una regia che non spreca nulla della ricchezza del testo. Al Teatro Municipale di Piacenza giovedì 16 gennaio alle ore 21 va in scena “Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo in un originale allestimento “per attore cum figuris” da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, regia di Lello Serao, con Luca Saccoia. Premio della Critica 2023 ANCT, Premio Gennaro Vitiello 2023, Premio Ubu 2023 per i costumi, lo spettacolo è inserito nel cartellone Altri Percorsi della XXI Stagione di Prosa del Teatro Municipale curata da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj e Jacopo Maj, con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren.
messinscena non convenzionale
Il luogo che ha visto nascere e crescere lo spettacolo è il Teatro Area Nord, sede di Teatri Associati di Napoli, che si trova a Napoli nel quartiere di Piscinola ed è una vera e propria officina produttiva. La messinscena è assolutamente non convenzionale e vede un unico attore interagire con sette pupazzi realizzati dallo scenografo Tiziano Fario autore dell’intera scenografia e animati da un gruppo di manovratori costituito ad hoc per il progetto e coordinato da Irene Vecchia attraverso un laboratorio di formazione aperto ai giovani del territorio, svoltosi con il sostegno della Fondazione Campania dei Festival nell’ambito della rassegna “Quartieri di Vita” 2020. Lo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore. Un sogno che prende vita attraverso il teatro di figura nel quale l’attore Luca Saccoia s’immerge riemergendone come “Tommasino” che, dopo aver detto il fatidico “sì” a suo padre, rivive e fa rivivere quel “Natale” che ci accompagna da 90 anni.
accadimenti familiari comici e tragici
“Ecco allora Tommasino – sono le parole del regista Lello Serao – farsi interprete a suo modo di una tradizione, eccolo testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte. Per farlo, per rendere ripetibile il rito, Tommasino si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il Presepe e i suoi pastori. Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, gli fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del Presepe”.
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